Domenica 30 settembre: Ernesto Galli della Loggia, sul “Corriere”, critica duramente i modi con cui il Pd prepara le primarie, a suo dire ostacolando Renzi-Giamburrasca e parla di “boicottaggio” e di “delegittimazione” (“La sfida di Renzi alle primarie. Chi ha paura di Giamburrasca”). Eugenio Scalfari chiude il suo consueto editoriale su “la Repubblica” (“Come arrivare al dopo Monti in buona salute“) scrivendo che Renzi “politicamente è molto più di centrodestra che di centrosinistra” e che “se vincerà le primarie, il Pd si sfascerà ma non perché se ne andrà D’Alema o Veltroni o Franceschini, ma perché se ne andranno tutti quelli che fin qui hanno votato Pd come partito riformista di centrosinistra” e neppure Scalfari voterà Pd alle politiche “se i democratici andranno alle elezioni con Renzi candidato”.
Su “l’Unità” del 1 ottobre Michele Prospero replica a Galli della Loggia: Regole uguale boicottaggio, strana idea di democrazia