A 32 anni dall’inizio della causa di beatificazione, papa Francesco ha concesso l’autorizzazione alla Congregazione delle cause dei santi per promulgare il decreto sulle “virtù eroiche del servo di Dio Giorgio La Pira”. Ne scrivono, sull’Avvenire, Andrea Fagioli (“La Pira verso gli altari. E’ venerabile”), Francesco Vaccari (“La Pira e quel santo accento di futuro”), p. Gianni Festa, il postulatore (“Fede dirompente e carità sconfinata”). Vi sono poi i commenti di Maurizio Certini, presidente del Centro internazionale La Pira di Firenze, che collega l’evento all’attuale atteggiamento del governo italiano di chiusura e di cinismo nei confronti di migranti e profughi, su Toscana Oggi (“Il Mediterraneo ponte di pace o cimitero?”), e di p. Alessandro Cortese op sul suo blog (“Giorgio La Pira ‘venerabile’”).