HUMANITAS: Visioni del mondo – IL FOGLIO: una società di pericolosi rivali – SERIVIR: Dobbiamo imparare a convivere – LACIVILTA’ CATTOLICA: I giovani, la fede e il discernimento vocazionale – APPUNTI DI CULTURA E POLITICA: Dove va la politica italiana ?- ADISTA: La grande figura di Giuseppe Alberigo

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Ha per titolo “Visioni del mondo. Geografie letterarie vecchie e nuove” il numero 4/2017 della rivista bimestrale Humanitas, edita fin dal 1946 dalla Morcelliana di Brescia. Gli articoli, tutti molto interessanti, sono introdotti da un editoriale del direttore Ilario Bertoletti che chiarisce subito le due diverse accezioni (o interpretazioni … ) della categoria “identità”. Da una parte chi ne considera l’interpretazione naturalistica (identità idem, per usare le categorie di Ricoeur, che considera essenzialmente il sangue e l’origine), e dall’altra parte chi valuta soprattutto il mondo di relazioni e di rapporti personali e culturali (l’identità ipse). L’autore sottolinea che la interpretazione naturalistica comporta una giustizia pagana, che esclude, mentre la seconda è “personalistica” e inclusiva. Così gli articoli illustrano le diverse visioni del mondo e della geografia espresse nella storia della letteratura: tra muri, frontiere, vie di comunicazione e occasioni di dialogo.

Il problema delle migrazioni ispira anche l’articolo di apertura (e “di fondo”) de Il Foglio n 444, n 7 del 47° anno di vita del mensile. Enrico Peyretti, che del periodico torinese è fondatore e animatore, sostiene che quello attuale è “un momento di serio pericolo per il mondo intero”. Il mondo è messo a rischio non solo dai pericoli di guerra e di sterminio atomico. L’Italia, in particolare, “è sottomessa a legami potenti e incoscienti”. E inoltre: “Nel teatro mondiale si dimenano sul palco alcuni attori folli, autentici pericoli pubblici, a volte scelti da popoli sprovveduti, accecati dalle propagande e dalle proprie psicosi …”. Sottolinea che “anche l’Italia  di oggi è al di sotto del suo compito” e, anche di fronte ai migranti, si chiede: “facciamo una società di pericolosi rivali, o di soci, di amici, di fratelli?”.

Anche il mensile del Centro Astalli per l’assistenza agli immigrati, Servir pubblica sul numero 8/9 del 2017, come di consueto, numerose informazioni e riflessioni sul tema degli immigrati e rifugiati e, in particolare, un editoriale di Chiara Peri sull’emergenza invisibile che si conclude con una bella citazione del cardinale Martini: “Dobbiamo imparare a convivere come diversi, non distruggendoci, non ghettizzandoci”.

E Il Regno n 15-documenti (settembre) pubblica il testo integrale del messaggio del Papa per la giornata mondiale del migrante e del rifugiato.

Sarà dedicato a “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale” il prossimo Sinodo dei Vescovi che avrà luogo nell’ottobre 2018. Al documento preparatorio recentemente pubblicato, ma forse non molto conosciuto, La Civiltà Cattolica dedica un ampio articolo di presentazione che mette in luce gli interrogativi e invita in modo molto convincente a riflettere sull’importanza del tema e sulla libertà e la passione con cui dev’essere affrontato. Sullo stesso fascicolo dell’autorevole rivista dei gesuiti un bel ricordo di Roberto Rossellini a quarant’anni dalla morte.

Dove va la politica italiana dopo il referendum costituzionale dello scorso dicembre? Se lo chiede la rivista Appunti di cultura e politica (n 4/17) con interventi di Filippo Pizzolato, Lino Prenna e Piergiorgio Grassi. Nello scenario attuale, per molti aspetti complesso e confuso, attraversato da tentazioni di populismo, emerge tanto più secondo gli autori la necessità di un rinnovato impegno di presenza propositiva e lungimirante del cattolicesimo democratico: che può e deve ritrovare presto una vigorosa capacità propulsiva e orientatrice nella politica del Paese.

La grande figura di Giuseppe Alberigo, storico della Chiesa e protagonista della vita ecclesiale, non solo italiana, degli scorsi decenni, è ricordata in un ampio intervento dello storico e biblista Mauro Pesce sul fascicolo 33 di Adista-Segni nuovi del 30 settembre.

(a.  bert)

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