Il direttore dell’Unità, Claudio Sardo, con un editoriale sul suo giornale, il 25 giugno 2012, risponde all’editoriale ch eil giorno prima aveva scritto sul Corriere della Sera, Ernesto Galli della Loggia. E si chiede: “Davvero i cattolici sono diventati politicamente irrilevanti, come denunciava ieri Ernesto Galli della Loggia sul Corriere della Sera? Davvero il cattolicesimo italiano, con la fine della Dc, ha cessato di essere «matrice di una possibile cultura politica»?”. Sardo ammette che la presenza cattolica nella società “subisce anch’essa l’offensiva individualista e il deterioramento delle reti di solidarietà”, tuttavia rileva che “in molti luoghi sono gruppi cattolici, o gruppi laici di cui fanno parte tanti credenti, a testimoniare che la solidarietà è possibile e a consentire alla società di resistere un po’ di più a questa crisi drammatica”. E si chiede: “Ciò non basta ancora ad esprimere una cultura politica degna di questo nome?”. Può darsi che sia così, osserva Sardo,. “ma l’impressione è che al professor Galli della Loggia non interessi tanto la capacità dei cattolici di reagire al paradigma individualista dominante (…). La sua delusione sembra nascere da una ragione tutta politica: a suo giudizio, i cattolici italiani avrebbero dovuto adottare il modello della Cdu tedesca, cioè ricomporre una sostanziale unità a destra, rimpiazzare Berlusconi, riempire con un po’ di dottrina sociale e un po’ di rigore sui temi etici la scatola oggi vuota della cultura conservatrice”.
Claudio Sardo conclude la sua analisi, affermando che il rischio dell’irrilevanza, oggi, esiste per i cattolici come per gli altri. “Il tema – scrive – è rifondare la politica democratica: questa è la sfida per chi crede e per chi cerca l’uguaglianza e la solidarietà pur senza credere”.
L’articolo per intero in: http://editoriale.comunita.unita.it/2012/06/25/i-cattolici-la-crisi-la-sinistra/