Domenica 3 marzo i due maggiori giornali italiani hanno pubblicato un editoriale impegnativo sulla situazione politica italiana. Il fondatore di Repubblica, Eugenio Scalfari, scrive un editoriale intitolato “Difficilissimo uscire dalla tempesta perfetta”. Il direttore del Corriere della Sera, Ferruccio De Bortoli, titola “Una nazione allo specchio”. Ha scritto Scalfari: “L’Italia non sta nella luna ma in Europa. L’Europa va costruita e noi siamo, dovremmo essere, uno degli attori di prima fila di questa costruzione. Ma siamo passati da Altiero Spinelli, da De Gasperi, da Prodi, da Ciampi, da Padoa Schioppa, a Grillo e a Casaleggio. Shakespeariani forse ma comunque buffoni. Non si va molto lontano su questa strada”. La previsione di De Bortoli è la seguente: “Il governissimo (Pd, Pdl e Scelta civica) viene considerato un insulto, anche se combacia con la «strana maggioranza» che ha sostenuto Monti. La fantasia delle formule politiche è illimitata, ma la sostanza, alla fine, non sarà molto dissimile dall’intesa che ha sostenuto l’attuale governo”. Entrambi contano soprattutto sulla saggezza di Napolitano.