Nella riunione della Conferenza episcopale lombarda si è discusso anche sulle possibili forme “attraverso cui i laici cristiani possano esprimere una voce e un discernimento comunitario circa…”
“La formazione è incontrare nella fede, attraverso la grande traditio, di generazione in generazione, il Cristo reale e vivere una comunione effettiva che renda questo rapporto con Cristo non una parola, un’intenzione, un’ascesi dell’individuo o una pura modalità individuale, ma lo renda un fattore incidente sulla sua vita, sulla vita della comunità e sulla capacità di evangelizzazione e di missione della comunità. Se non partiamo da questo sguardo ci infossiamo nel tentare di inventare a tavolino quale deve essere la fisionomia della realtà”. Lo ha detto il cardinale Angelo Scola, arcivescovo di Milano, intervenuto alla riunione di due giorni della Conferenza episcopale lombarda (Cel) della quale è presidente, conclusasi ieri a Villa Cagnola di Gazzada (Varese). Dopo le comunicazioni in merito all’ultimo Consiglio permanente della Cei, l’arcivescovo di Milano – si legge in una nota della Cel diffusa al termine dell’incontro – ha illustrato, tra le alte cose, l’Anno della fede recentemente indetto da Benedetto XVI. La discussione sul tema, prosegue la nota, “continuerà durante la prossima sessione della Cel per verificare, tra l’altro, l’ipotesi di costituire un organismo regionale in cui le diverse aggregazioni possano esprimersi”.
Oggetto di riflessione da parte dei vescovi lombardi – riporta l’agenzia Sir – anche le iniziative a sostegno della scuola paritaria e la promozione e il discernimento delle responsabilità laicali nelle Chiese di Lombardia. Al riguardo, informa la nota, è emersa la necessità di “una riconduzione della formazione al centro dell’esperienza cristiana, dentro la dimensione diocesana. E’ la diocesi, infatti, il soggetto deputato a farsi carico dell’introduzione alla fede, della formazione, del coinvolgimento e della responsabilità dei laici”. Il confronto è proseguito sull’opportunità di realizzare una forma di coordinamento tra le diverse aggregazioni, associazioni e movimenti. La discussione tra i vescovi è proseguita sulle possibili forme “attraverso cui i laici cristiani possano esprimere una voce e un discernimento comunitario circa la situazione sociale, amministrativa e politica a livello diocesano e regionale”.
Fra gli altri temi trattati, gli aggiornamenti sull’organizzazione e promozione del VII Incontro Mondiale delle Famiglie (Family 2012, Milano 30 maggio – 3 giugno prossimi) e la necessità di identificare un referente organizzativo per ciascuna diocesi lombarda e sull’esigenza di creare canali specifici di comunicazione sugli strumenti diocesani.
(R.P. – Radiogiornale della Radio Vaticana)