Il dibattito sulle due sinistre. “La sinistra e la persona”
Emilio Barucci, docente di Finanza matematica al Politecnico di Milano, e vicino all’Area Dem del Pd, scrive un interessante articolo su “l’Unità” dell11 luglio, intervenendo nel dibattito aperto da Mario Tronti sulle “due sinistre”, quella di governo e quella di contestazione, o – forse meglio – quella riformista e quela alternativista. Barucci, propugnatore di quello che chiama “liberalismo solidale”, difende la sinistra italiana degli ultimi venti anni e la sua espreienza di governo (i due governi Prodi). Quanto all’oggi, “pensare – scrive – che la fine del berlusconismo e la crisi finanziaria creino le condizioni per regolare i conti con la cultura liberista infiltrata a sinistra è illusorio”. Barucci, partendo dalla constatazione che il liberalismo oggi è degenerato in liberismo e che” l’individuo è rimasto senza difese di fronte al mercato”, sostiene che la sinistra deve riappropriarsi del tema cruciale della centralità della persona, in cui convergnono l’esperienza comunista e quella del cattolicesimo democratico, “ridefinendo l’insieme dei diritti che fanno la dignità di una persona e battersi per loro”. “Serve – scrive – un nuovo ruolo del pubblico, nuove forme di partecipazione e di rappresentanza che diano voce a chi è svantaggiato”. E però anche è necessario affrontare la sfida della competitività, perché “solo con la crescita avremo meno disuguaglianza”