Il Foglio, mensile animato da un vivace gruppo di cristiani torinesi (tra i quali Enrico Peyretti, Antonello Rocca, Dario Oitana, Aldo Bodrato, Simona Borello…) offre sempre riflessioni interessanti e non conformiste. Assai interessante, sul numero di novembre, la riflessione di Angelo Papuzza che descrive la crisi dell’economia mondiale, specchio e causa di una crisi di cultura e di progetto: “purtroppo il mondo vive questo immane scontro di forze e di interessi senza disporre di valide teorie per comprenderlo, di politiche lungimiranti per governarlo e di spirito adattativo ed inclusivo per disarmarlo. Tra altre cose interessanti, Il Foglio pubblica un intervento-proposta del gruppo “Chiccodisenape” composto da cristiani torinesi che aprono la riflessione sul ruolo dei laici cristiani nella parrocchia che cambia, e le possibili novità, anche molto sensibili e interessanti.
Svariate migliaia di giovani hanno partecipato la scorsa estate ai campi di Libera, l’associazione di formazione e di azione contro le mafie. Sul fascicolo di novembre di Lavialibera (si può chiederlo a Libera, Via IV Novembre 98, 00187 Roma) è possibile leggere e capire lo spirito che muove un così vasto e coraggioso movimento giovanile: le riflessioni, le esperienze, i progetti, il coraggio del movimento che costituisce una grande speranza per vincere la sfida della mafia non solo con le armi, ma soprattutto con la maturazione delle coscienze.
Il problema, anzi l’interrogativo, sul “futuro del cristianesimo” è al centro del fascicolo 303/304 (dicembre 2014) della bella e coraggiosa rivista cattolica napoletana Il Tetto. Il fondatore e direttore Pasquale Colella commenta in maniera incoraggiante il dibattito e le conclusioni del Sinodo dei vescovi tenutosi lo scorso ottobre che “ha posto in evidenza la necessità di dialogo all’interno della Chiesa” sostenendo le “prospettive di riforma e di aggiornamento”. Sullo stesso numero della rivista, oltre ad un ricordo di Paolo VI e della sua sensibilità pastorale riconosciuta anche dalla recente beatificazione promossa da papa Francesco, alcune belle e coraggiose riflessioni sul “futuro del cristianesimo” e sulla necessità di approfondire e ampliare una vera “ecclesiologia ecumenica”.
“Ogni amicizia e ogni relazione sono un fatto importante nella vita di ogni persona, ma solo alcune di queste esperienze ci segnano per sempre. Come riconoscerle per non lasciarle sfuggire? Come alimentarle e farle crescere?” Se lo chiede don Mario De Maio in apertura di Oreundici (dicembre 2014). Il direttore della rivista (sacerdote, psicologo e psicoanalista) affronta il tema della capacità di amare e di crescere nella dimensione del “noi” nella coppia. L’intero fascicolo, che si propone di aiutare la “crescita umana e spirituale nel quotidiano”, è dedicato al rapporto di coppia, nella ricerca di una relazione aperta, che si apre e cammina sempre verso l’ignoto. La relazione con l’altro (o con l’altra) apre nuovi orizzonti imprevisti …è una continuazione della creazione…
(a.bert.)