“Finché le politiche senza la politica risiederanno a Bruxelles, e la politica senza politiche rimarrà a livello nazionale, non riusciremo ad arrestare la corsa del treno verso uno scontro che potrebbe rivelarsi fatale”. Così l’editoriale de Il Mulino (n 502, 2/19) esprime la grande preoccupazione per la crisi che sta attraversando l’Unione europea e per l’indifferenza, la distrazione di cui son vittime gli europei ai quali ricorda le parole con cui Musil descrive il brusco risveglio dei borghesi con la testa sulle spalle: “Viaggiavamo come in vagone-letto, e ci svegliammo solo al momento dello scontro”. Occorre, argomenta giustamente Il Mulino, riscoprire una politica europea rafforzando l’azione dei partiti e sviluppando una coscienza democratica transnazionale, davvero europea… Molto interessante anche il dossier sulla Roma di oggi, che ha bisogno di essere “rigenerata”, come città e come capitale. E poi, nello stesso ampio e ricco fascicolo, si parla del reddito di cittadinanza, delle diseguaglianze insostenibili (“nell’ultimo decennio le politiche pubbliche, anziché redistribuire la ricchezza, hanno ampliato i divari…).
Preoccupato riguardo al futuro è anche il dossier di Aggiornamenti sociali di maggio, dal quale emerge che “l’Europa sociale è malata”. Ciò contraddice le speranze e l’ispirazione stessa da cui era nato il progetto europeo che era orientato a un’Europa sociale, anti-elitaria… Non a caso sullo stesso fascicolo della rivista si parla della “persona, baricentro della legislazione”. E sarebbe molto importante “riscoprire i tratti essenziali del pensiero e dell’azione di Aldo Moro, nel quale l’intellettuale e lo studioso, il politico e il cristiano, sono inestricabilmente collegati da una potente figura umana. L’ampio saggio del professor Luca Perfetti, docente all’università di Bari, illustra e approfondisce l’attualità del pensiero e del “progetto” di Moro (oggi più prezioso e attuale che mai…).Un progetto fondato sulla “politica al servizio della persona”.
Rilasciata alla vigilia delle elezioni europee, l’intervista a Romano Prodi di Mimmo Sacco (e pubblicata sul numero 2/2019 della rivista Appunti di cultura e politica) obbliga a riflettere con serietà e preoccupazione. L’Europa è una realtà importantissima per il futuro del mondo ed è necessario che essa superi la frammentazione, sappia recuperare uno spirito positivo, oltre gli egoismi nazionali, verso una vera integrazione politica e un forte progetto culturale, umanistico e democratico. Sullo stesso fascicolo di Appunti viene pubblicato un testo inedito in cui Giovanni Volta (deceduto nel 2012) tracciava uno straordinario profilo di Giuseppe Lazzati con il quale aveva intensamente collaborato quando l’uno era Rettore e l’altro Assistente ecclesiastico dell’Università Cattolica.
Il Regno documenti n 9 offre, tra l’altro, il testo della bella esortazione apostolica postsinodale Christus vivit rivolta ai giovani di tutto il mondo. In essa il Papa esorta, oltre i giovani, soprattutto gli ecclesiastici e i cattolici adulti ad avere attenzione e apertura generosa e intelligente verso i giovani, ricordando che “Cristo vive. Egli è la nostra speranza e la più bella giovinezza di questo mondo. Tutto ciò che Lui tocca diventa giovane, diventa nuovo e si riempie di vita. Perciò le prime parole che voglio rivolgere a ciascun giovane cristiano sono: lui vive e ti vuole vivo!”. Il fascicolo de Il Regno Attualità (n 10/2019) offre un’intervista alla presidente della CDU Annegret Kramp-Karrenbauer, e alcuni servizi sulla Chiesa in vari paesi europei.
Adista-notizie (n 20) riferisce sull’intervento di Papa Francesco che ha aperto la 73ma Assemblea generale della CEI (20-23 maggio). Ai vescovi ha raccomandato anche la sinodalità, cioè “il coinvolgimento e la partecipazione di tutto il popolo di Dio alla vita e alla missione della Chiesa” e il dialogo e la collaborazione con i sacerdoti: “alcuni vescovi, purtroppo, fanno fatica a stabilire relazioni accettabili con i propri sacerdoti, rischiando così di rovinare la loro missione e addirittura indebolire la stessa missione della Chiesa”. Sullo stesso fascicolo Adista-notizie informa sulle reazioni nel mondo ecclesiale che non ha gradito le esibizioni “religiose” di Matteo Salvini. Esibizioni strumentali a un interesse “politico” che hanno destato la critica da vari vescovi, giornali cattolici, sacerdoti e laici. Bartolomeo Sorge ha scritto su Twitter: “un politico può certo invocare la Madonna. Ma bestemmia se Le chiede di benedire i porti chiusi, la licenza di sparare, la tassa a chi fa il bene, la multa per ogni naufrago salvato”!
(a.bert.)