In un secco e limpido articolo Guido Gentile, su “Il Sole 24 ore” del 23 ottobre, chiede al ministro Cancellieri che faccia in modo di mandare a casa il prefetto di Napoli, “un guadiano dello Stato che nel cortile di casa abbaia a un prete”. Aveva azzittito e umiliato don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano, che, in una riunione sui roghi in una zona dell’hinterland napoletano, chiedeva che si riconoscessero le responsabilità dell’inquinamento di quella zona e si era rivolto al prefetto di Caserta chiamandolo “Signora” e non “Signora prefetto” (Il prete coraggio e il prefetto senza eccellenza). Su “l’Unità” del 22 ottobre un’intervista a don Maurizio (Quel prefetto mi ha tolto il diritto alla parola..).
“Il prete coraggio e il prefetto senza eccellenza”
24 Ottobre 2012 | 0 comments