Il rinvio da parte del governo ad affrontare la discussione sullo ius soli dopo l’estate ha ricevuto diverse letture: difende il governo ma anche il valore della nuova normativa Massimo Adinolfi sul Mattino (“Se l’identità finisce nelle urne”); realismo e senso della responsabilità secondo Massimo Franco sul Corriere della Sera (“La ragionevolezza che vince”) e Federico Geremicca su La Stampa (“La mossa per evitare la crisi”; più severo Massimo Giannini su Repubblica (“Il rinvio che maschera la resa finale”), a cui segue un’intervista a Roberto Speranza (“I dem inseguono la destra, su altri temi i voti li trovano”). Duro anche il giudizio di mons. Perego, ancora responsabile di Migrantes e vescovo di Ferrara (“Così la classe politica si inchina ai prepotenti”). Sul Messaggero un commento a favore del governo ma anche contro la riforma: Marco Gervasoni, “Una vittoria del realismo che limita i danni al Paese”. Quanto ai migranti, Romano Prodi dice: “Senza un progetto per l’Africa tragedia inevitabile” (Messaggero). Gilles Kepel, intervistato dal Corriere, riconosce che “L’Italia non può accogliere tutti”; e Luciano Violante ancora sul Corriere scrive: “Servono politiche europee per ridurre le partenze”.