INIZIO 2019. LE PAROLE DI MATTARELLA (E DI FRANCESCO)

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Il discorso agli italiani di fine anno di Sergio Mattarella ha avuto un largo seguito. Tra i commenti. Daniela Preziosi, “Mattarella, argine contro il cattivista” (Manifesto); Michele Serra, “Il coraggio di parlare di bontà” (Repubblica); Vladimiro Zagrebelsky, “Il bisogno di archiviare il rancore” (La Stampa); Mario Ajello, “Tra le due Italie il presidente ne sceglie una” (Messaggero); Mauro Calise, “L’Italia da ricucire al tempo dei social” (Mattino); Luciano Fontana, “Il tempo perduto delle illusioni” (Corriere della sera); Claudio Tito, “Cambio di stagione al Colle” (Repubblica); Raffaele Salinari, “Anno nuovo, confini vecchi” (Manifesto). La catechesi di papa Francesco alla prima udienza generale dell’anno lancia un messaggio netto: Salvatore Cernuzio, “Meglio vivere da atei che andare in chiesa e poi odiare gli altri” (La Stampa). Sul papa vedere anche Domenico Agasso, “Il papa rivoluziona la comunicazione” (La Stampa) e Alberto Melloni, “Il ribaltone del papa per dare voce alla sua chiesa” (Repubblica).

 

 

 

 

 

 

 

 

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