Franco Ferrari sul sito Viandanti.org scrive su “Il linguaggio nuovo del vescovo di Roma” e ne tratteggia il “filo rosso dell’aggiornamento, forse non solo pastorale”. Mirella Camera, su alatere.myblog.it, individua il punto cruciale del messaggio di papa Francesco: “Per non rendere vano il Cristo non abbiamo altra strada che incarnarlo” (Tra il dire e il fare”). Andrea Tornielli su la Stampa cita il papa che dice: “Resto a Santa Marta per non isolarmi”. M. Antonietta Calabrò sul Corriere riferisce che secondo l’ex portavoce di Bergoglio il papa “potrebbe chiudere lo Ior”. Un’interpretazione dubbia sul “pauperismo” del papa era venuta il 3 aprile da Piero Ostellino (qui), e il 5 aprile gli risponde sul Corriere Gabriele Semino s.j., della Comunità Gesuiti «San Michele» di Cagliari: “Lo stile semplice di papa Francesco non è marketing”. Con replica di Ostellino: “Siete grandi perché sapete adattarvi alle circostanze”. Sul blog Settimo cielo Sandro Magister torna su papa Francesco. “Bergoglio dottore in teologia? No, dottorando”. Luca Kocci sul Manifesto del 4 aprile si sofferma su quanto detto dal papa sulle donne nell’udienza di mercoledì 3: “Fondamentali le donne, ma fino a un certo punto”.