INTERVENIRE MILITARMENTE IN SIRIA?

Il Sole 24 Ore pubblica due articoli meditati, e contrari all’intervento: “Il modello è il Kosovo, la prospettiva un altro Irak”, di Ugo Tramballi; “Il vero rischio è un allargamento del conflitto”, di Alberto Negri. Su Repubblica, dove un editoriale di Lucio Caracciolo (“L’America indispensabile”) evita una presa di posizione, sono pubblicati due contributi, uno favorevole a un intervento ma di sola rappresaglia (Michael Walzer, “Punire i crimini contro l’umanità è un dovere morale”) e uno contrario (R. Girard, giornalista francese, “Dall’Irak alla Libia, troppi fallimenti”); e Federico Rampini spiega “Il dubbio di Barak”. Favorevole anche Giuseppe Bonanade sull’Unità (“La risposta da dare quando la guerra è fratricida”). Sul Corsera un’analisi dell’aspetto religioso del conflitto (Roberto Tottoli, “Sunniti-Sciiti, se la Regione s’infiamma”). Sergio Paronetto, vicepresidente di Pax Christi scrive al direttore di Avvenire (“Siria, la soluzione è non violenta. L’Onu deve averne la forza”), che pubblica anche la risposta di M. Tarquinio, più problematica.