ITALIA CARITAS: un nuovo umanesimo possibile solo se va oltre l’identità unica – MONDO E MISSIONE: donne e l’Islam – NARCOMAFIE: “E’ il momento di dire basta” – SPIRITO E VITA: lettera di Francesco per l’anno della vita consacrata – I PICCOLI FRATELLI DI GESU’: “quanto sono belle le città che superano la sfiducia…”

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Un ritratto caldo e interessante del neo cardinale Montenegro, arcivescovo di Agrigento, già presidente di Caritas italiana e oggi di Migrantes, è offerto dalla rivista Italia Caritas di marzo. Il profilo è interessante e altrettanto lo è il contesto in cui il neoporporato opera e l’entusiasmo genuino che suscita. Leggendo queste pagine, e tante altre, cresce la speranza che la Chiesa universale, e dunque anche quella italiana, abbia iniziato una stagione rinnovata, più aperta e sensibile, più umile ed evangelica. La rivista della Caritas non manca di avere attenzione per i vari avvenimenti, anche “laici” come l’Expo Milano 2015 sull’alimentazione; e propone una parola che fa riflettere: dividere per moltiplicare. E poi, in questa che non è solo una rivista educativa alla carità ma è un vero strumento d’informazione e di cultura, si può trovare una riflessione di Domenico Rosati che spiega come un nuovo umanesimo sia possibile solo se si è capaci di andare oltre “l’identità unica”, contro la manipolazione e la violenza che annullano le differenze che rendono invece ricca e feconda (anche se non sempre facile) la vita dei popoli. Da segnalare anche l’iniziativa di Cei e Caritas che propone di adottare una famiglia di profughi dall’Iraq o partecipare a campagne di gemellaggio. E non manca un bell’articolo di Paolo Beccegato sui disastri provocati dagli interessi della grande finanza: “i manager dei soldi alla radice della crisi”.

Mondo e Missione, la rivista dei missionari del PIME propone un’approfondita riflessione sul rapporto tra le donne e l’Islam e sul ruolo propulsivo e innovativo che le stesse donne islamiche stanno svolgendo, spesso a partire proprio da una rilettura del Corano. Sullo stesso fascicolo di marzo, oltre a tante altre informazioni e riflessioni molto interessanti una riflessione sulle novità che si stanno sviluppando in Brasile viste da padre Giambattista Giomo che ha vissuto quarant’anni dal Paranà al Nord-Est.

“E’ giunto il momento di dire basta, è giunto il momento di parole autentiche e di azioni efficaci che possano porre argine alla violenza della criminalità organizzata e della corruzione, due facce della stessa falsa moneta che è servita per coprire le violenze e comprare le coscienze, per guastare l’economia e danneggiare l’ambiente, per asservire la politica ed oscurare l’informazione, per svuotare i diritti e innescare i processi di diseguaglianza e di perdita della dignità dell’essere umano”. Così è scritto, tra l’altro, nel manifesto finale approvato a chiusura di Contromafie (gli stati generali dell’antimafia promossi da “Libera” a fine ottobre scorso). Ne parla ampiamente Narcomafie, la bella rivista che sostiene la battaglia contro la criminalità, i poteri corrotti e i meccanismi che rovinano tanta gioventù (e non solo). Sullo stesso fascicolo della rivista (marzo 2015) i testi di alcuni bellissimi interventi svolti appunto nel grande convegno svoltosi al Corviale di Roma, fra i quali Roberto Saviano, Luigi Ciotti, il presidente del Senato Pietro Grasso, Nicola Zingaretti, il segretario della Cei Nunzio Galantino, Laura Boldrini, e tante altre personalità impegnate a migliorare davvero la nostra società.

Papa Francesco suscita ogni giorno di più consensi, riflessioni positive e un vero e proprio impegno di rinnovamento nella vita personale ed ecclesiale. Spirito e Vita (n 2-2015) pubblica tra l’altro la lettera di Francesco per l’anno della vita consacrata, che esorta i religiosi alla gioia e ricorda loro che “la Chiesa non cresce per proselitismo, ma per attrazione!”; dunque: “Mi attendo che svegliate il mondo! Perché la nota che caratterizza la vita consacrata è la profezia!”.

Il periodico I Piccoli fratelli di Gesù (discepoli di Charles de Foucauld) riproduce tra l’altro un passo del Papa all’incontro con i Movimenti popolari dell’ottobre 2014: “… quanto sono belle le città che superano la sfiducia malsana e che integrano i diversi e fanno di questa integrazione un fattore di sviluppo!!”

(a.bert.)

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