C’è un tema, importante e drammatico che è poco presente (anzi: quasi dimenticato) nel dibattito pubblico e anche nella coscienza delle persone e dei popoli. È il tema del riarmo, anzi soprattutto delle armi nucleari. Se ne parla poco, si sottovaluta quello che potrebbe accadere. Vi sono infatti parecchie forze (politiche e non), molti interessi e molti timori che “lavorano” per creare una domanda e l’attesa di una “corsa al riarmo”. La “macchina della guerra” è tuttora molto attiva, dispone di ricchezza e potere e ha anche la capacità di influenzare l’opinione pubblica seminando interessi, paura, voglia di potere, sospetto verso i nemici… Così è di grande importanza e meriterebbe maggior attenzione e sostegno anche da parte di tutte le componenti del mondo cattolico il coraggioso appello di Papa Bergoglio contro la “dottrina della deterrenza”, ormai diffusa e a tratti prevalente sulla scena mondiale. Pochi sanno, e ancor meno si sono opposti, al fatto che l’Italia non ha firmato il trattato per la messa al bando delle armi nucleari. Tanto più merita di essere letto e condiviso l’articolo-inchiesta di Vittoria Prisciandaro sul n 1/2020 di Jesus, in cui illustra la posizione del Papa, ma rileva che “il pacifismo sembra essere uscito dall’agenda della Chiesa italiana. E molti altri articoli e notizie riempiono le pagine della rivista rendendola interessante e, io direi, imperdibile.
A fine dicembre, nel pieno della crisi e nel 72° anniversario della Costituzione italiana, un gruppo di intellettuali e protagonisti della vita religiosa e culturale italiana hanno lanciato l’iniziativa di una Costituente per la Terra che esprima un “progetto politico” di una Costituzione per la terra e di una nuova, maggiore e trasparente, partecipazione di tutti gli uomini a un impegno collettivo per “salvare la Terra”. Ne sono promotori Raniero La Valle, il giurista Luigi Ferrajoli, il costituzionalista Valerio Onida, il vescovo Raffaele Nogaro, il Nobel per la pace Adolfo Perez Esquivel, il giurista Paolo Maddalena, l’economista Riccardo Petrella, il magistrato Domenica Gallo. L’idea è di costruire un movimento di opinione di studio (per così dire “un partito della Terra per salvare l’umanità”). L’idea è presentata su Adista documenti (n 1 – gennaio 2020). Sul precedente (n 45/28 dicembre 2019) di Adista è interessante anche l’intervista di Luca Kocci a Franco Monaco sul tema delle “sardine”.
Sul fascicolo di dicembre de Il Segno, la rivista della diocesi di Milano, Pino Nardi ricorda, a 30 anni dalla scomparsa, la grande e cara figura di Benigno Zaccagnini; e ricorda quanto fosse modesto, ma coraggioso (e credibile). E commenta: “Zaccagnini e Moro dovrebbero essere ricordati per il grande e fondamentale contributo alla democrazia italiana (e non solo per i terribili 55 giorni che hanno portato all’assassinio dello statista Dc e con lui, quel giorno, alla morte nel cuore anche del suo amico fraterno Benigno).
Sui rapporti fra l’Unione Europea e la Turchia è assai interessante l’articolo di Alberto Bobbio su Italiacaritas gennaio 2020, che mette in luce l’abile spregiudicata politica di Erdogan e le incertezze della politica europea, che è di fatto quasi prigioniera del “sultano” turco: “Erdogan è scaltro, senza alcun dubbio. Ha grandi problemi interni… ma non ha cambiato la sua politica: tenere la pistola puntata alla tempia di chiunque abbia qualcosa che gli può servire…pistola che non tutti vedono nel gioco deformante degli specchi…”.
(a. bert.)