Un’analisi di Marzio Barbagli sull’evoluzione del disagio tra le classi sociali in Italia negli ultimi 15 anni (“Se il malcontento è di classe”, lavoce.info). Sabino Cassese, in un colloquio con Il Foglio, racconta “Come nasce una repubblica neopopulista”. Maurizio Ferrera, in un editoriale del Corriere della Sera, esalta la funzione delle forze politiche di responsabilità nazionale: “I nuovi populismi e l’assedio ai valori condivisi”. In qualche modo la pensa così anche Mauro Calise, guardando alle primarie Pd: “La democrazia nella trincea dei gazebo”. Viceversa Michele Prospero sul Manifesto critica “il populismo di sistema” e difende i 5 Stelle: “Da Rousseau a Marx: la risposta dell’antipolitica”. Sul Corriere un’intervista a Davide Casaleggio: “Il candidato premier? In autunno il nome”. Su Il Dubbio: “Davigo e Ardita sogno (quasi) proibito dei grillini”. In un ricordo del giornalista del Sole 24 Ore, Fabrizio Forquet, Sergio Fabbrini critica il giornalismo che si oppone al potere ‘a prescindere’ (“Un anno senza la passione di Fabrizio”). Mentre Stefano Rodotà, intervistato da Repubblica, dice: “La politica non tocchi le intercettazioni”, Enrico Novi su Il Dubbio riferisce il parere del capo della Procura di Roma: “Pignatone contro la gogna mediatica e la giungla delle intercettazioni” . Assai ironico Paolo Mieli sul Corriere sul rapporto tra magistrati e politica: “La variante pugliese della giustizia italiana”.