La mediocrità di tanti cattolici in politica e la mancanza di un’opinione pubblica nella Chiesa

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Domenico Rosati nella prolusione del card. Bagnasco alla riunione del Consiglio permanente della Cei coglie alcuni elementi di novità (La Cosa bianca non c’è. Resta la sfida per i credenti , in “l’Unità” del 26 settembre). Bagnasco ha parlato della presenza in politica di troppi cattolici “mediocri” e ha fatto risalire questa mediocrità ad una “incompletezza di fede”, alla mancanza di una robusta formazione cristiana. Rosati osserva che “l’uscita dalla mediocrità si coniuga con lo sviluppo di un’opinione pubblica nella Chiesa che faccia crescere simultaneamente coerenza religiosa e capacità laica di confronto sulle ‘cose buone’”. E, caduta l’ipotesi inattuale di un nuovo partito cattolico, per Rosati “resta lo spazio per un’opera  di promozione civica necessariamente modulata sulle testimonianze personali in un sistema di presenze plurime”.

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