La memoria delle radici non può essere tradita

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di Vittorio Sammarco

Stare zitti e sorvolare. Non è il caso di rinvangare vecchi ricordi. «Troncare, sopire …» (citazione letteraria…). Avete mai sentito questi richiami? Sì, vero? In poche parole: perché di questi tempi si fanno sempre più marcati i richiami ai fatti storici della nostra Repubblica che sono macchie nere, fatti mai chiariti, tormenti storici dolorosi che se li si evoca suscitano angosce e divisioni? Stragi, assassinii legati al rapporto tra presunti mandanti e politici, colpi di stato tentati, episodi clamorosi. Si parla di “complottismo”, d’incapacità di guardare oltre, di dimenticare le fasi nere della storia per sottolineare quelle differenze che non ricuciono gli strappi. E, invece, di crescere, la Nazione si deprime. Ecco, qui la condanna appare esplicita. Così, alla fine, sembra che chi tace… acconsenta. Non è proprio così, ma ci si capisce.

 

La memoria delle radici non può essere tradita

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