Per Stefano Passigli a condizione che “venga rispettato il principio che la guida del governo debba essere affidata secondo le indicazioni del corpo elettorale” (“Monti candidabile solo alla guida del governo”, La Stampa del 20 dicembre). Per Piero Alberto Capotosti a condizione che non determini un profilo di “dura contrapposizione alle altre forze politiche” e preluda al passaggio “da un bipolarismo conflittuale a un bipolarismo collaborativo” (“Una scelta di campo da portare fino in fondo”, Il Messaggero). Anche per Luciano Violante la condizione è che non sia “un impegno contro qualcuno” (“Violante: “Professore in politica? E’ il paese ad avere bisogno di lui”, Il Mattino).