L’Unità pubblica a puntate, dopo l’enciclica Laudato si’, un testo di Norberto Bobbio uscito da Einaudi nel 1955, “Eguaglianza e libertà”. Lo presenta, sulle pagine del quotidiano, Stefano Ceccanti, il quale osserva che le riflessioni di Bobbio sono incentrate sul dilemma cruciale delle società occidentali: fino a che punto la politica deve avere l’ambizione di poter redimere il mondo? La prospettiva di Bobbio, al contempo liberale e egualitaria, è tutt’oggi feconda, ma va arricchita connettendo ad essa la dimensione della fraternità (o solidarietà) che il filosofo torinese riteneva invece appartenere alla sfera dell’etica privata e non di quella pubblica (“Lo spazio politico che ancora cerchiamo”).