Alessandro Rosina spiega come l’invecchiamento dell’Europa e la sovrabbondanza di giovani africani in cerca di futuro siano due elementi da collegare in modo virtuoso, al contrario di quanto si stia facendo (“L’Africa del tesoro”, Repubblica). Mauro Calise osserva che il governo è alla sua prova più difficile: la politica nel Mediterraneo (“La polveriera Africa, vera prova del fuoco per i gialloverdi”, Mattino). Alessandro Campi ritiene che le paure degli italiani vadano prese sul serio (“Protezione e identità, le uniche strade per salvare l’Europa”, Mattino). Ma Antonio Calò, padre di famiglia trevigiano che ha accolto 6 giovani africani, invita a superare le paure (“Ho accolto in casa sei migranti e ora mi candido nel Pd”, Repubblica). Ancora Africa: Enrico Fierro, “L’anti-Nardella che unisce la sinistra arriva dall’Africa” (Il Fatto). Il ministro della famiglia Lorenzo Fontana dice la sua: “Servono i sovranisti per rivoltare l’Europa” (La Stampa). Il capo dell’AFD, la destra tedesca, Jorg Meuthen, racconta: “Noi sovranisti con Matteo” (intervista a La Stampa). Il Wall Street Journal descrive due paesi europei impegnati su strade diverse: “Le strade opposte di Irlanda e Polonia, i due paesi più cattolici d’Europa” (Foglio). Marco Zatterin spiega le ambasce dei 5 stelle nel cercare una collocazione europea: “La missione a ostacoli dei grillini” (La Stampa). Nadia Urbinati si sofferma su “L’ideologia usa e getta dei 5 stelle” (Repubblica) e Stefano Feltri rivela: “5 stelle, ecco il manuale anti-Lega” (Il Fatto). Angelo Panebianco si interroga sul sistema politico futuro: “La ricerca del centro perduto” (Corriere).