Andrea Bonanni, “Quelle bandiere blu che tornano nelle piazze” (Repubblica). “Passo avanti nell’unica rotta possibile” scrive Romano Prodi sul Messaggero. Per Eugenio Scalfari, però, “Ora la Ue deve sbrigarsi: diventi uno Stato o tutto crolla” (Repubblica). Paolo Cacace: “L’affondo di Mattarella: una nuova Costituente o si rischia la paralisi”. Per Giuseppe De Rita “Dobbiamo abbandonare la retorica del superstato” (Corriere della Sera). Scrive Franco Venturini sempre sul Corriere della Sera: “Ma non è una festa ipocrita”. Per Sergio Fabbrini “Il futuro è l’Unione federale” (Sole 24 ore). Marco Travaglio sul Fatto la mette così: “Funeral party”. Sul Manifesto Etienne Balibar legge l’incontro romano da sinistra (marxista): “Europa, perché non dobbiamo dirci sconfitti”. Luigi Zingales commenta così: “Salviamo la Ue dagli europeisti” (Sole 24 ore). Sabino Cassese, intervistato dall’Unità: “Ue irreversibile, resta la casa di tutti”. Lorenzo Dellai su Avvenire: “’L’Europa nostro Paese’. La lezione di Andreatta a dieci anni dalla morte”. Ivo Caizzi spiega: “Ecco le cinque mosse per la nuova Europa” (Corriere). Ieri Pierre Moscovici aveva detto a Repubblica: “L’Italia resti nel cuore dell’Ue. Se non mette a posto i conti rischia di finire ai margini”. E Giuliano Amato al Messaggero: “Nessuno sconto a Londra, ma l’Europa faccia di più”.