Su “l’Unità” (“Le due sinistre nella casa del Pd”, 13 luglio 2012) Franco Marini interviene nel dibattito aperto da Mario Tronti sul quotidiano del Pd sull’esistenza di due linee, riformista e alternativista, presenti nella sinistra e nello stesso Partito democratico. Marini si dice d’accordo con Vendola, anch’egli intervenuto nel dibattito sulle pagine de “l’Unità”: “Le considerazioni del leader di Sel – restituire dignità al lavoro, puntare all`unità politica dell`Europa, combattere la crisi morale figlia della sbornia liberista – possono essere foriere di positivi approfondimenti e sviluppi a patto che assumiamo uno dei caveat suggeriti da Tronti, cioè non farci condizionare dall`ansia di prestazione”. “Portiamo tutti la responsabilità, ovunque collocati nel campo del centrosinistra, – scrive Marini – di non aver saputo opporre alla strategia egemonica del liberismo che guidava la mano dei governi di destra di qua e di là dell`Atlantico, un disegno che in qualche modo non ne subisse la subalternità; ma l`ubriacatura individualista, dagli anni Ottanta in poi, aveva travolto troppe barriere andando ad insediarsi nel senso comune, in questo agevolato da uno straordinario mutamento sociale e del lavoro che ha disarticolato legami e appartenenze e smantellato l`universo valoriale precedente”. Ma ora, per Marini, è il momento di provarci, “lavorando ad un`alleanza che abbia al centro della propria missione: rendere più forte la democrazia, rimettere al centro parole come solidarietà e bene comune, aggredire le diseguaglianze, contrastare la recessione, rilanciare il sentimento di unità del Paese”.
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http://www.partitodemocratico.it/doc/239675/le-due-sinistre-nella-casa-del-pd.htm