Si discute di legge elettorale: Roberto D’Alimonte, “Quel premio di coalizione che tutti vogliono tranne il premier e il M5S” (Sole 24 ore); Francesco Bei, “Le quattro ragioni di Renzi per non cambiare l’Italicum” (La Stampa); Stefano Ceccanti, “Quattro risposte a quattro domande sulla legge elettorale” (Il Giorno). Due critiche da sinistra alla proposta di Renzi di due soli mandati come capo di governo: Gianfranco Pasquino, “Il premier non può essere a tempo” (Il Fatto); Massimo Villone, “Se un decennio vi sembra poco” (Manifesto). Quanto ai prossimi ballottaggi: Stefano Folli, “Renzi e la verità che si nasconde dietro lo scenario del voto locale” (Repubblica); Ilvo Diamanti, “Immigrati a Milano e corruzione a Roma: ecco le sfide che decidono i ballottaggi” (Repubblica); Claudio Cerasa, “Grillismo e salvinismo svaniranno se centrodestra e centrosinistra seguiranno il modello Milano” (Foglio); Piero Bevilacqua, per Roma, “Perché votare 5 stelle non è difficile” (Manifesto). E sui cattolici e il voto: Fabrizio D’Esposito, “L’irrilevanza del voto cattolico e i frutti laici di papa Bergoglio” (Il Fatto); Alberto Mattioli, “Milano. Cl si divide in due anime, così vincerà in ogni caso” (La Stampa).