Paolo Rumiz, il 2 febbraio, ha firmato su Repubblica un editoriale in cui paragona l’Europa di oggi a quella di cento anni fa: “I fantasmi del 1917”. Per cercare una risposta alla crisi “Merkel evoca un’Europa a più velocità” (F. Fubini e D. Taino, Corriere della sera). Le dà ragione il politologo Yves Meny, intervistato dalla Nazione: “Paesi troppo diversi. Solo divisi si esce dal tunnel”. Mario Draghi ha di nuovo dato una lezione all’Europa in un discorso a Lubiana di cui scrive Claudio Cerasa sul Foglio: “L’Europa può sconfiggere il trumpismo con l’apertura. Il manifesto di Lubiana. Ovvero ragioni per iscriversi al PD: il Partito di Draghi”. Stefano Ceccanti in un intervento ad un seminario presso La Civilità Cattolica analizza “Le radici dell’Europa e la minaccia dei populismi”. Sergio Belardinelli sul Foglio s’interroga: “Se muore l’uomo europeo”. Remo Bodei al Mattino: “Clima da anni Trenta. L’Europa è paralizzata”. Enrico Letta all’Avvenire: “Noi europei contro i sovranisti”. Michael Ignatieff a Repubblica: “L’Europa fermi l’onda dei populismi”. Adriana Cerretelli sul Sole: “La ridotta dell’Europa”.