La Corte costituzionale ha accolto il ricorso del presidente napolitano sulle intercettazioni con Nicola mancino, riconoscendo l’obbligo per i pm di distruggerle. Numerosi presidenti emeriti della Corte costituzionale hanno commentato positivamente questa decisione, pur non avendo ancora potuto leggere la sentenza. Ne citiamo tre: Valerio Onida su “Il Secolo XIX” (Una sentenza logica, le istituzioni escono rafforzate), Piero Alberto Capotosti su “Il Messaggero” (L’equilibrio ristabilito) e Ugo de Siervo su “La Stampa” (Una sentenza che cancella i veleni). Ma dello stesso parere è anche l’ex magistrato Giuseppe di Lello, che ne scrive su “Il manifesto”: L’immunità presidenziale. Per non pochi altri commentatori, e magistrati, invece, si parla di strapotere della Presidenza della Repubblica e di sentenza politica.