Livia Turco su “l’Unità” del 11 aprile 2012 ricorda che il Parlamento europeo nel novembre scorso ha sollecitato gli Stati a dotarsi di un piano nazionale contro la povertà e di un reddito minimo per l’inserimento. Nulla di questo in Italia. Non se ne dibatte neppure. Nonostante le 3 milioni e 120 mila persone che sono in povertà assoluta, cioè sono prive del paniere dei beni essenziali. La ragione può essere – osserva la Turco – che si ritiene che la povertà la si sconfigge solo con la crescita. Questa tesi “è sicuramente fondata però è parziale e rischia di eludere il problema della messa in campo di politiche efficaci di prevenzione e contrasto della povertà. La Turco, già ministro delle politiche sociali, avanza tre proposte: la lotta alla povertà “dentro” ogni altra politica, l’introduzione di quello che chiama “un reddito temporaneo di solidarietà attiva” per evitare la caduta in povertà, e la definizione dei livelli essenziali di assistenza da mettere in capo ai Servizi sociali comunali (rifinanziando il fondo delle politiche sociali).
L’Italia ha dimenticato i poveri
12 Aprile 2012 | 0 comments