Magatti: i cattolici dicano come leggono la crisi del paese e come intendono uscirne

| 0 comments

Magatti: i cattolici dicano come leggono la crisi del paese e come intendono uscirne

“La questione cattolica costituisce uno dei nodi più profondi attorno a cui si annoda e si snoda la vicenda nazionale” – scrive Mauro Magatti, preside di sociologia all’Università Cattolicadi Milano, sul sito del Corriere della Sera (“Un nuovo modello per l’Italia e i cattolici”, 5 luglio 2012), proseguendo il dibattito da tempo aperto sul quotidiano milanese. “Comunque la si giri – aggiunge -, il paese non sta in piedi a prescindere da questa radice. Per questo, è prima di tutto a questa radice che il paese guarda nei momenti più delicati”. Però due aspetti ne limitano l’azione: il provincialismo della cultura cattolica italiana e il fatto che il mondo cattolico dà il meglio in ambito locale mentre mostra disinteresse o addirittura diffidenza nei confronti della politica, specie di livello nazionale. Oggi, che il nodo dei cattolici riaffiora, non lo si deve ridurre alla questione della creazione di un partito – dice Magatti -. “Forse – aggiunge – lungo la strada si porrà anche tale questione. Ma, per il momento, i cattolici sono chiamati dalla storia a dire come leggono la crisi del paese e come intendono uscirne”. Per Magatti il “come” sta nel “passare da un modello di crescita dissipativo – che non solo non ci possiamo più permettere, ma che anche ha corroso profondamente il nostro tessuto sociale e umano – ad uno più generativo, capace di ‘produrre valore condiviso’. I cattolici debbono contribuire a offrire “un rilettura profonda del paese”….

Leggi in:

http://www.corriere.it/cultura/12_luglio_05/cattolici-dibattito-questione-cattolica_cdd7ae8c-c6ac-11e1-8ab7-67e552429064.shtml

Lascia un commento

Required fields are marked *.