Il testo della Dichiarazione con cui il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al termine delle consultazioni del 7 maggio per la formazione del nuovo governo, ha preso atto dell’assenza di un accordo e ha preannunciato la formazione di un “governo neutrale, di servizio”. Ha concluso dicendo che, se tale governo venisse bocciato in Parlamento, “sarebbe la prima volta nella storia della Repubblica che una legislatura si conclude senza neppure essere avviata. La prima volta che il voto popolare non viene utilizzato e non produce alcun effetto”. E non resterebbe che votare “subito, nel mese di luglio, ovvero in autunno”.