E’ morto nella sua casa a Calenzano, a 75 anni, Michele Gesualdi, allievo di Don Milani ed ex presidente della provincia di Firenze (qui i primi annunci sulla cronaca fiorentina de La Repubblica e su Avvenire). Era affetto da Sla da tre anni. Negli scorsi mesi lanciò un appello ai presidenti di Camera e Senato per accelerare l’iter della legge. Il funerale si terrà sabato a Barbiana. Lo ricorda Francesco Lauria, del Centro Studi della Cisl di Firenze
In una riflessione, pubblicata da Conquiste del Lavoro, avevo provato a raccontare l’emozione provata nel salire a piedi a Barbiana, con, nello zaino, il libro di Michele Gesualdi sull’intera vita e sull'”esilio generativo” di Don Lorenzo Milani.
E’ difficile spiegare cosa ho sentito dentro di me quel giorno, quando Michele Gesualdi faceva la “cura del respiro” a fianco della canonica dove io discutevo di vari temi, tra cui di sindacato, con sua moglie e altre persone, conosciute proprio in quella occasione..
Da allora, da quando ho terminato il suo libro, non l’ho mai davvero chiuso.
Se devo essere sincero, in un certo senso, non ho mai avuto pace.
Era come percepire, allo stesso tempo, un debito e una riconoscenza, per aver tenuto accesa una luce, a volte flebile, difficile e, a tratti, scomoda, ma importantissima.
Voleva dire anche sentire la responsabilità di contribuire a custodire questa luce e non disperderla anche per i suoi riflessi inestimabili sull’autenticità dell’esperienza sindacale.
Molti colleghi presso il Centro Studi della Cisl, per decenni, ben prima che arrivassi io, hanno tenuto quel filo teso che, da sempre, ha collegato il Centro Studi Cisl di Fiesole e Barbiana, fin da quando Michele e Francuccio, insieme ad altri allievi di Don Milani, hanno frequentato il celebre corso lungo per sindacalisti.
Poi, in un altro pomeriggio di sole e amicizia condivisa, quel filo, a fine ottobre, ha raggiunto anche Borgo San Lorenzo e VIllaggio La Brocchi: quella “Barbiana dell’immigrazione” che avevo imparato a conoscere e ad amare nel lontano 2005, ispirato da Angelo Simontacchi e guidato da Luigi Andreini.
Una “Barbiana dell’immigrazione” ancora vivissima, segno di accoglienza, contraddizione e speranza e che tanto deve all’impegno di Michele Gesualdi. Più di venti anni fa, da Presidente della Provincia di Firenze, ne fu uno dei principali “costruttori”.
Il 2017, anniversario di Lettera a una professoressa e occasione della visita in preghiera di Papa Francesco a Barbiana, è stato, certamente, l’anno della riscoperta forte, quasi di massa, del messaggio di Don Lorenzo Milani.
Un messaggio che, come non si stanca mai di ripetere Sandra Gesualdi, non va, però, solo citato, magari acriticamente, ma rilanciato e, insieme, conosciuto nella sua autenticità.
Proprio per questo da mesi, al Centro Studi Cisl di Firenze, ci prepariamo ad ospitare due mostre su Don Lorenzo Milani e su ciò che ha rappresentato Lettera a una professoressa per la società italiana, sindacato compreso.
Non dobbiamo stancarci mai di trasmettere frammenti di verità, anche quando siano scomode o controcorrente.
Un’ultima riflessione.
Questa sera un sindacalista della Cisl che ora si occupa di formazione professionale mi ha scritto le parole che non riuscivo a trovare: “Ho sempre sperato che l’esperienza di Michele e dei ragazzi di Barbiana fosse immortale e lo è in effetti, al di là della vita terrena di Ognuno di loro”.
E’ un’immagine bellissima, per nulla nostalgica, quella di pensare a dei bambini/ragazzi, non certo dei Peter Pan, che vivono la loro vita, generano altra vita, ma allo stesso tempo fermano il tempo e ci donano la loro scommessa di emancipazione e fraternità, senza essere prigionieri del tempo e dello spazio, dei confini, delle distanze, dei linguaggi.
Nessuna parola, anche la più ispirata, può, però, lenire il dolore.
Nemmeno la consapevolezza del fatto che, mettendo a nudo la propria condizione, Michele Gesualdi abbia contribuito in maniera decisiva a smuovere le coscienze, lo scorso novembre, nel dibattito culturale e politico sul fine vita, anche nella Chiesa.
A Sandra, a Elisabetta, agli amici della Fondazione Don Lorenzo Milani che aspettiamo al Centro Studi della Cisl per continuare a scrivere insieme altre pagine di un libro che mai lasceremo chiuso, va un abbraccio infinito.
Continueremo camminare, a seguire il cartello Barbiana e ad amare il volto e il respiro di Don Lorenzo e di Michele.
Riposeranno vicini nella nuda terra, ma soprattutto corrono già, insieme, nell’azzurro delle nuvole, incastonate tra i monti.
Francesco LAURIA
CISL. Centro Studi Firenze – Dipartimento Formazione Sindacale