“Don Mazzolari, con la sua passione per la pace e la giustizia, parla ancora a tutti noi”: Così Sergio Paronetto riassume, e sviluppa poi in un bellissimo articolo su Mosaico di Pace (settembre ’19), la vita e l’insegnamento del parroco di Bozzolo, uomo di fede e di amore, di nonviolenza e di realismo … E nella stessa pagina si può leggere la recensione del recente libro di Paronetto dedicato a Primo Mazzolari e Tonino Bello pubblicato da MnM print edizioni col sottotitolo “L’inquietudine creativa della pace”. Nelle pagine successive della rivista (promossa da Pax Christi e fondata da don Tonino Bello!) si può leggere un ottimo articolo di largo respiro sul tema della Conversione ecologica. In mancanza di un radicale mutamento di rotta, infatti, “i cambiamenti climatici diventeranno irreversibili nel giro di uno o due decenni al massimo … e la vita degli uomini ne risentirebbe in maniera grave”. È dunque necessaria, per la vita degli uomini nel futuro, una vera “conversione ecologica integrale”. E i cristiani dovrebbero essere in prima linea! Molti altri articoli di grande attualità rendono estremamente interessante la rivista!
Dopo le recenti nomine il collegio dei cardinali appare sempre più aperto all’innovazione, nello stile indicato, e praticato, da Papa Bergoglio. Tra essi appare di rilievo la figura di Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e vicino alla Comunità di Sant’Egidio, l’unico italiano tra i nuovi nominati. Ne parla ampiamente Adista Notizie (n 31). Sul successivo numero 33 si affronta ampiamente il tema delle tensioni e divisioni nella chiesa cattolica tedesca e dell’imminente Sinodo dei vescovi sull’Amazzonia (con un’intervista di Eletta Cucuzza all’arcivescovo di Lima mons Carlos Castillo. Sullo stesso fascicolo appare la bella notizia dell’annullamento della sospensione a divinis di Eugenio Melandri, che è stato incardinato nella diocesi di Bologna per decisione di mons. Matteo Zuppi.
“Il Sinodo dell’Amazzonia riguarda anche noi!”. L’affermazione può sorprendere, ma leggendo l’editoriale del fascicolo di settembre di Aggiornamenti Sociali si capisce che, invece, ha un buon fondamento! La bella e autorevole rivista dei padri Gesuiti di Milano porta, infatti, come sottotitolo “orientarsi nel mondo che cambia”. E non è solo un sottotitolo: è un programma realizzato ogni mese, ogni volta che la rivista arriva ai suoi abbonati. Chi legge questo numero, ad esempio, avrà informazioni sulla preparazione al Sinodo speciale dei vescovi dell’Amazzonia (previsto dal 6 al 27ottobre); ma anche sulla situazione del regionalismo in Italia (caratterizzato dall’iniziativa di un “regionalismo differenziato” per Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna). E non manca l’attenzione alla più recente (e imminente) rivoluzione nel mondo delle imprese: la trasformazione digitale e l’industria 4.0.
Sfogliando il numero 803 de Il Gallo (per l’esattezza si chiamano Quaderni de Il Gallo) di settembre 2019 vien da pensare quale lunga storia (ben oltre mezzo secolo!) stia dietro a questo bel mensile genovese, da sempre impegnato a sorreggere e arricchire di contenuti la vita cristiana di laici e religiosi. Non a caso fin dall’editoriale di questo numero si ricorda che il titolo (Il gallo) richiama ciascuno alla necessità di educare il proprio orecchio a discernere, tra il brusio e il frastuono odierno, “la voce del gallo, metafora della nostra coscienza critica”. Una coscienza che “non denuncia gli errori di chi è venuto prima e avrebbe potuto fare meglio, ma intende tenerci sull’avviso verso quanto attiene la nostra responsabilità nella costruzione di un nuovo umanesimo”. E gli articoli ospitati su questo numero della rivista genovese (di Giannino Piana, Paolo Farinella, Ugo Basso, Paolo Ricca e Giovanni Cereti … e tanti altri!) portano un prezioso contributo in questa direzione.
(a.bert.)