Tre i punti inaccettabili, secondo il politologo Piero Ignazi: il premio di maggioranza, le preferenze e i cosiddetti “listini”. “Invece di introdurre sistemi semplici e chiari che consentano di rimettere in asse il rapporto cittadini-eletti, la classe politica – scrive Ignazi nella sua nota del 27 agosto – si trastulla con queste armi di distruzione di massa della fiducia dell’elettorato”. Leggi qui.