Coesione e fiducia, per riabilitare la politica e risanare il Paese, un’apertura di dibattito di Angelo Bertani su come rinsanguare la democrazia nel nostro Paese: quale riforma elettorale, e soprattutto quale forma partito?
Ci si chiede: “E’ più stabile la governance di una minoranza che, aiutata da un ‘premio’, ottiene una formale maggioranza parlamentare, oppure quella di una maggioranza che si crea, magari faticosamente, nel dialogo e nella convergenza responsabile di minoranze diverse ma che, trovando ragioni e programmi per stare assieme, esprimono la volontà di una reale maggioranza dei cittadini? (…) Potremmo domandarci quale forma-partito (certo diversa dalle attuali!) possa essere in grado di recuperare non solo una fiducia nel ‘sistema’ ma anche e soprattutto un po’ di coesione nazionale e di fiducia reciproca nonchè una vera e attiva partecipazione dei cittadini alla vita politica (dalla cultura politica alla definizione dei programmi e delle maggioranze e… alla selezione di una classe dirigente meno inadeguata)”.
Giovani e lavoro al Sud. Sfide per il mondo adulto. Giovanni Serra, calabrese, vicepresidente del Mo.V.I., già assessore al welfare a Cosenza, interviene sulle responsabilità del mondo adulto e delle sue politiche sulla crisi di fiducia delle nuove generazioni nel meridione.
“Ripensare in termini critici e non ideologici la questione meridionale a partire dal lavoro dei giovani si può. Forse è proprio una delle chiavi più interessanti”, scrive Serra. “Ma richiede di ricominciare a praticare due valori fondanti della Costituzione (e della dottrina sociale della Chiesa): la solidarietà e la sussidiarietà”. E richiede di “prendere coscienza che la sbornia del liberismo individualista non ha prodotto le condizioni di felicità che prometteva”. Per cominciare a “pensare strade nuove” si deve ammettere, scrive Serra, “che le ideologie liberista e statalista appartengono al passato”. E di queste “strade nuove” indica le tracce…
La politica e soprattutto la questione primarie del centrosinistra, è al centro dell’articolo di Vincenzo Ortolina: “Voto Bersani, ma vorrei una nuova assemblea costituente”. Fermo restando che condivide alcune valutazioni sullo stato del partito e della politica, Ortolina esprime e motiva il suo sostegno “all’usato sicuro”, il segreterio Pd. Ma va al di la i una semplice scelta tra persone: “il Partito democratico dovrebbe avanzare e sostenere con forza proposte sue… Certo, non v’è più tempo in questa legislatura, e bisogna dunque pensare alla prossima. Io temo però che neppure il parlamento che uscirà dalle elezioni dell’anno prossimo, quale che sia, avrà il coraggio necessario, nonostante l’urgenza.” Allora un’assemblea costituente?
Cristiani e società, cinquant’anni dopo. Giorgio Campanini riassume le linee di evoluzione della presenza dei cattolici in Italia, nella politica italiana, dal dopoguerra a oggi.
Tramontata l’”utopia” della “società cristiana”, quale è lo spazio nel quale, oggi, nello specifico contesto italiano, i cattolici possono muoversi? Campanini non dà una sua risposta ma indica le vie possibili.
E ancora:
– Un corsivo di Laura Rozza scritto nella festa di S. Martino di Tours, uscendo dalla messa domenicale.
– Riviste e Rilette: la rubrica che viaggia attraverso il variegato mondo delle riviste di ispirazione cristiana più interessanti.
– Tra le segnalazioni, la versione italiana ufficiosa delle 58 Propositiones del Sinodo dei vescovi sulla Nuova evangelizzazione e il “pensiero della settimana” di Piero Stefani
– Nella Rassegna, tra gli altri, alcuni interessanti interventi sulle prospettive dei cattolici democratici all’interno del Pd
– Notizie dal mondo c3dem: il lancio dell’Assemblea a Milano nel prossimo 24 novembre, e a Parma interviste sul voto alle primarie del Pd.