“Grazie al suo umanesimo la democrazia si presenta come un valore universale, ma in realtà è sempre in pericolo: per i suoi nemici esterni è l’espressione ipocrita della potenza dell’Occidente, mentre al suo interno l’individualismo possessivo la sta rendendo sempre più una scatola vuota”. Lo scrive Stefano Zamagni sull’ultimo numero (dicembre 2017) di Notes et Documents, il quadrimestrale di cultura personalista promosso dall’Istituto internazionale J. Maritain. I grandi problemi della democrazia nella società contemporanea rendono necessaria una riflessione di fondo che non può certo ignorare lo straordinario contributo di Maritain e del pensiero che ne è seguito. Lo suggerisce anche Vittorio Possenti, sullo stesso numero della rivista ricordando quanto Moro ritenesse opportuna e necessaria una rinnovata attenzione verso l’eredità di Maritain che andrebbe sviluppata se si vorrà salvare la democrazia nella stagione della globalizzazione (in cui si vive la separazione tra capitalismo e democrazia, come scrive Stefano Zamagni, e una rilettura del rapporto tra valori e diritti, come analizza Roberto Cipriani).
Un’analisi dettagliata e un coraggioso confronto con l’attualità hanno convinto Marco Rizzi, docente di letteratura cristiana antica alla cattolica di Milano, dell’attualità della Lettera a Diogneto: non solo per la sua brillantezza intelligente fedeltà al messaggio evangelico, ma anche per la originalità “creativa” di quel testo che descrive “una religione minoritaria e non egemonica, che accetta di confrontarsi con le altre religioni e filosofie presenti nell’Impero”. Così che Rizzi ripropone in modo assai convincente quel testo alla riflessione e all’impegno del cristianesimo nel XXI secolo. L’articolo, molto serio e documentato, ma anche di affascinante lettura, appare su Appunti di cultura e politica (n 1/2018), la rivista espressione di Città dell’uomo, edita dalla Morcelliana.
Alla transizione della Chiesa spagnola, in una società che sta cambiando profondamente (anche per recuperare il tempo perduto …), è dedicata una sintetica ma approfondita analisi di José Beltran, direttore di Vida Nueva, e pubblicata su Il Regno (4/2018). Emerge anche qui l’importanza dell’influenza esercitata da Papa Francesco. Col suo coraggioso esempio volto a recuperarla credibilità della istituzione ecclesiastica, ma soprattutto la limpidezza della fede personale e comunitaria, papa Bergoglio sta risvegliando le coscienze cristiane nel mondo richiamandole alla semplicità e verità evangelica che culmina nel primato della carità. Il dossier del regno è dedicato al tema, sempre stimolante e coraggioso, del “paradosso cristiano” espresso e affascinante nella Lettera a Diogneto.
“Generare il futuro” è stato il tema e lo stile del viaggio di Papa Francesco in Cile e Perù nello scorso gennaio. La Civiltà Cattolica (n 4024, 3 marzo) ne offre una sintesi e un’interpretazione molto bella e positiva, che offre e sviluppa grandi motivi di speranza e invita al coraggio.
(a.bert.)