Omelie di Santa Marta / 29 maggio. “Il trionfalismo ferma la Chiesa”. E padre Lombardi spiega…

| 0 comments

“Io ricordo una volta, ero in un momento buio della mia vita spirituale…”. E’ questo un passaggio dell’omelia del 29 maggio 2013 a Santa Marta sul tema del trionfalismo della Chiesa. Le omelie di papa Francesco riscuotono molto interesse, per la loro diversità radicale con quelle di papa Ratzinger, e in genere per il loro linguaggio informale (ora c’è persino un sito francese battezzato “l’Eglise n’est pas…”, che  riprende le dichiarazioni più insolite e inattese di papa Francesco, una “petite collection des paraboles du Pape François”: http://leglisenestpas.tumblr.com/). Ma le omelie pronunciate nella messa del mattino nella piccola chiesa di Santa Marta hanno la particolarità in più di non avere un testo ufficiale, diffuso dal Vaticano, anche perché sono solitamente improvvisate (esiste solo una versione sintetica diffusa dalla Radio Vaticana e poi dall’Osservatore Romano). Padre Lombardi, portavoce del Vaticano, ha risposto alle insistenti domande dei giornalisti, di poter avere la registrazione integrale, con queste parole, che riprendiamo dal Bollettino della Radio Vaticana:

“La domanda è comprensibile ed è stata più volte presa in considerazione e fatta oggetto di una riflessione approfondita, e merita una risposta chiara. Anzitutto, è necessario tener conto del carattere che il Santo Padre stesso attribuisce alla celebrazione mattutina della Messa a Santa Marta.
Si tratta di una Messa con la presenza di un gruppo non piccolo di fedeli (in genere oltre cinquanta persone), ma a cui il Papa intende conservare un carattere di familiarità. Per questo, nonostante le richieste pervenute, egli ha esplicitamente desiderato che non venga trasmessa in diretta video o audio.
Quanto alle omelie, non sono pronunciate sulla base di un testo scritto, ma spontaneamente, in lingua italiana, lingua che il Papa possiede molto bene, ma non è la sua lingua materna. Una pubblicazione “integrale” comporterebbe quindi necessariamente una trascrizione e una ristesura del testo in vari punti, dato che la forma scritta è differente da quella orale, che in questo caso è la forma originaria scelta intenzionalmente dal Santo Padre. Insomma, occorrerebbe una revisione del Santo Padre stesso, ma il risultato sarebbe chiaramente “un’altra cosa”, che non è quella che il Santo Padre intende fare ogni mattina.
Dopo attenta riflessione si è quindi considerato che il modo migliore per rendere accessibile a un largo pubblico la ricchezza delle omelie del Papa senza alterarne la natura è quello di pubblicarne un’ampia sintesi, ricca anche di frasi originali virgolettate che riflettano il sapore genuino delle espressioni del Papa. E’ quanto s’impegna a fare l’Osservatore Romano ogni giorno, mentre la Radio Vaticana, in base alla sua natura caratteristica, offre una sintesi più breve, ma corredata anche da alcuni brani dell’audio originale registrato, e il Ctv offre una videoclip corrispondente a uno degli inserti audio pubblicati dalla Radio Vaticana.
Bisogna insistere sul fatto che, nell’insieme dell’attività del Papa, va conservata con cura la differenza fra le diverse situazioni e celebrazioni, come pure il diverso livello di impegno dei suoi pronunciamenti. Così, in occasione delle celebrazioni o attività pubbliche del Papa, trasmesse in diretta televisiva e radiofonica, le omelie o i discorsi vengono trascritti e pubblicati integralmente. In occasione di celebrazioni più familiari e private occorre rispettare il carattere specifico della situazione, della spontaneità e della familiarità delle espressioni del Santo Padre. La soluzione prescelta rispetta quindi anzitutto la volontà del Papa e la natura della celebrazione mattutina, e allo stesso tempo permette a un largo pubblico di accedere ai messaggi principali che il Santo Padre offre ai fedeli anche in tale circostanza”.

Lascia un commento

Required fields are marked *.