OREUNDICI: Credo nell’Altro – ADISTA: “periferia Italia” – AGGIORNAMENTI SOCIALI: “A proposito di alcune critiche recenti a Papa Francesco” IC-ITALIA CARITAS: “Come sono belle le città… – KOINONIA: Evangelizzazione e promozione umana – CONSACRAZIONE E SERVIZIO: sulla misericordia

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Novità per Oreundici, la rivista al servizio della “crescita umana e spirituale nel quotidiano” diretta da don Mario De Maio. Dal n. 10, che porta la data di ottobre, la pubblicazione raddoppia praticamente il formato (scrive don Mario de Maio: “Cari lettori, ecco il nuovo quaderno: per leggerlo dovrete aprire le mani, quasi in un abbraccio” e rilancia la sua attenzione verso temi di grande impatto esistenziale. Così su questo primo numero di ottobre che ha per tema “Credo nell’Altro” scrivono Roberto Mancini, Vito Mancuso, Enzo Bianchi, Achille Rossi; e c’è, curata da Silvia Pettiti una rassegna di testimonianze: il tema è quello dell’amicizia e della fraternità, svolto in modo assai coinvolgente, adatto ai giovani.

Ma il Concordato soffoca davvero la libertà religiosa? Se lo chiede l’agenzia Adista e dedica al tema il n 37 datato 29 ottobre, intitolato “periferia Italia” nel quadro di un progetto finanziato con il contributo dell’ “otto per mille” della Chiesa evangelica valdese. La risposta del settimanale, da sempre vicina anche al mondo protestante -evangelico e al mondo del cristianesimo critico, è sostanzialmente positiva.

“A proposito di alcune critiche recenti a Papa Francesco”: padre Bartolomeo Sorge (su Aggiornamenti sociali di novembre) raccoglie le obbiezioni secondo le quali, in sostanza l’attuale Pontefice avrebbe abbandonato alcune certezze caposaldo del magistero e avrebbe “aperto” ad un certo relativismo culturale ed etico”. Padre Sorge risponde con argomentata pacatezza facendo emergere il nuovo e più evangelico, equilibrio tra “principi” e “situazione concreta”, tra verità e carità, tra misericordia e giustizia … E conclude: “la vera novità del pontificato di papa Francesco non è nella rottura con il precedente Magistero della Chiesa, ma nel suo ulteriore approfondimento alla luce del realismo di Dio. È il Vangelo della Misericordia …”.

A papa Francesco si richiama anche l’editoriale di IC-Italia Caritas (n 8, ottobre), il mensile della Caritas italiana, sempre ricco di informazioni, riflessioni e soprattutto esperienze di solidarietà realizzate coi fatti e non solo a parole. L’editoriale si richiama all’Evangelii Gaudium: “Come sono belle le città che superano la sfiducia malsana e integrano i differenti, e che fanno di tale integrazione un nuovo fattore di sviluppo! Come sono belle le città che sono piene di spazi che collegano, mettono in relazione, favoriscono il riconoscimento dell’altro!…”.

Un toccante ed efficace ricordo del Convegno della Chiesa italiana che si svolse nel 1976 sul tema “Evangelizzazione e promozione umana” è offerto da Koinonia (di novembre), il mensile realizzato dai domenicani di Pistoia e caratterizzato da una limpida e vivace fedeltà allo spirito del Concilio. In particolare in questo fascicolo (di novembre 2016) si ricorda il Convegno ecclesiale del 1976 voluto da monsignor Bartoletti e segnato da una straordinaria mobilitazione delle componenti più limpide e vivaci della Chiesa italiana. Il numero di Koinonia ospita testi (oltre che di Paolo VI e di Bartoletti) di Enzo Franchini, Severino Dianich, Serena Noceti, Donatella Coppi, Giancarla Codrignani, Raniero La Valle e tanti altri. Un modo di ritornare alle sorgenti del “postconcilio in Italia”.

Alla misericordia è dedicato il dossier del fascicolo n 5/2016 di Consacrazione e Servizio, a testimonianza della centralità che questo tema, per merito di papa Francesco, ha assunto nella vita e nella riflessione ecclesiale. Tra gli autori dei vari contributi ospitati su questo ci sono Maria Pia Giudici, Bruno Secondin, Ugo Sartorio, Armando Matteo, Suor Teresa Piacentini e Fernanda Barbiero (“La misericordia è il contrassegno della vita cristiana e l’aspetto sintetico del Vangelo di Gesù”). E c’è anche un interessante contributo di un senatore, Tino Bedin che riflette sugli atteggiamenti che si sviluppano in Europa di fronte al problema delle migrazioni. L’articolo si apre con una domanda: “è più doloroso abitare in una terra di emigrazione o in una terra di immigrazione?”

(a.  bert.)

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