Oreundici, bella rivista mensile per “la crescita umana e spirituale nel quotidiano”, dedica il fascicolo di aprile alle “Riconciliazioni”. Risponde così all’invito di papa Francesco e alle attese diffuse nella coscienza degli uomini. Riconciliarsi con se stessi e con gli altri, vicini e lontani, a partire dalla stessa famiglia in cui viviamo. Ne scrivono, con diverse sensibilità ma con una convergenza di luce, don Carlo Molari, Giovanni Bachelet, Silvia Pettiti, Lucia Cappuzzi. Il messaggio di papa Francesco (e l’insegnamento evangelico) prendono concretezza e ciascuno è invitato (e aiutato) ad un esame di coscienza sulla sua vita personale, familiare e sociale alla scoperta (e alla costruzione) di una vita nuova, riconciliata: più evangelica e più felice.
“Una misericordia vissuta e praticata prima ancora che predicata”: ecco l’insegnamento di papa Francesco nelle parole di Tonio Dell’Olio ricordate da Pasquale Colella, fondatore e direttore de Il Tetto. Sul numero gennaio-febbraio della bella rivista napoletana molti articoli offrono considerazioni assai interessanti. Elio Rindone, a proposito di papa Francesco, scrive “Com’è difficile rinnovare la Chiesa cattolica!” e di fronte al pontificato giudica che “le luci prevalgono nettamente sulle ombre, ma che occorre ridimensionare le aspettative …”. Alcuni altri articoli offrono valutazioni piuttosto severe anche sull’attuale situazione politica e soprattutto sul prossimo referendum costituzionale in cui “la posta in gioco tra il Sì e il No non è il Senato, ma è l’abbandono della Costituzione vigente e la sua sostituzione con un sistema di democrazia dimezzata in cui i valori e i diritti riconosciuti dalla prima parte della Carta … sarebbero isolati e neutralizzati per lasciare libero campo al potere del danaro e delle istituzioni nazionali e sovranazionali”.
Narcomafie, il bimestrale di “informazione libera per contrastare la criminalità dei poteri corrotti”, offre sul numero 1/2016 un dossier-inchiesta sulla realtà della mafia in Veneto, a cura di Gianni Belloni e Antonio Vesco, che offrono una sorta di geografia degli insediamenti mafiosi e un approfondimento su “il caso Verona, la politica e l’altra ‘ndrangheta”. E, aprendo lo sguardo oltre i confini italiani ed europei, la rivista ospita anche un articolo di Tonio Dell’Olio secondo il quale in Argentina, seguendo l’esempio delle Madres de Plaza de Mayo, è in corso una rinascita sociale che lotta per verità, diritti e giustizia.
Adista Segni-nuovi di aprile (n 13/2016) pubblica un appello, firmato anche dai direttori di numerose riviste e pubblicazioni di area cattolica e soprattutto missionaria, contro l’ipotesi di un intervento armato in Libia, “cercando invece soluzioni pacifiche e giuste”. Massimo Faggioli racconta inoltre, cosa assai triste ma non incredibile, che una quota significativa dei cattolici in Usa voterà per Trump. Lo stesso fascicolo di Adista ospita anche un articolo di Vittorio Sammarco che presenta l’”Alleanza per lo sviluppo sostenibile”, presentata da poche settimane, che raccoglie 80 tra associazioni, fondazioni, organismi universitari, Forum… e si propone di favore una consapevolezza e una politica che sappia pensare, promuovere e realizzare un cammino, appunto, di sviluppo sostenibile.
E infine una notizia non nuovissima, ma davvero bella ed ora accompagnata da un segno tangibile: Il Regno continua. I numero 1 e 2 del 2016 sono stati inviati agli antichi abbonati. I padri dehoniani hanno affidato la testata alla neo-costituita Associazione Dignitatis humanae e alla sua emanazione Il Regno srl, che sarà il nuovo editore. Direttore è Gianfranco Brunelli. Per informazioni www.ilregno.it – email: ilregno@dehoniane.it; fax 051-3941399.
(a. bert.)