ORIENTAMENTI SOCIALI SARDI: “Il nuovo che avanza” – IL FOGLIO: Chiesa povera, chiesa per i poveri – IL GALLO: Luigi Traverso, “Prete dei poveri” MOSAICO DI PACE: Pax Christi, festeggia i 50 anni di vita sacerdotale e missionaria di Alex Zanotelli – OREUNDICI “i destini del mondo si maturano in periferia”

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“Il nuovo che avanza: leggere i segni dei tempi” è il titolo (e il contenuto) dell’editoriale di Orientamenti sociali sardi (n 1, giugno 1914) la rivista semestrale diretta da Giuseppe Leone. Tra i temi trattati: la questione ambientale come questione urbana (di Luigi Fusco Girard); una riflessione su Dossetti (di Giovanni Bianchi); Storia-memoria-profezia (di Aurelio Rizzacasa); la fede cristiana nel mondo contemporaneo (di Guido Campanini); Montini nella crisi del Novecento (di Carlo.F. Casula) e un ricordo di Igino Righetti di Marta Margotti. A proposito del “nuovo che avanza”, Antonio Conte rileva che “la società civile è molto più avanti rispetto ai partiti”; e sottolinea che il cattolicesimo democratico ha il dovere di ascoltare e di privilegiare come interlocutore gli stimoli che vengono dalla base sociale e culturale che contesta storture e ingiustizie del sistema neo-liberista.
“Discepoli e comunità cristiana sono chiamati a conformare la loro vita e il loro stile a quello di Gesù. E per Gesù la povertà è stata un tratto essenziale della sua missione: è sulla povertà che la Chiesa gioca la sua fedeltà al Signore”. Lo scrivono Simona Borrello e Antonello Ronca sul numero 413 (luglio 1914) de Il Foglio, da 44 anni “mensile di alcuni cristiani torinesi” amici di Enrico Peyretti. Il tema “Chiesa povera, chiesa per i poveri” era stato al centro di un convegno interregionale organizzato dal Meic (Movimento ecclesiale di impegno culturale) di Lombardia, Piemonte e Liguria; convegno che aveva registrato un particolare successo di partecipazione e vivacità.
E, a proposito di Chiesa dei poveri, Il Gallo di luglio riporta la notizia che a Genova il sindaco Marco Doria ha consegnato la massima onorificenza del Comune a don luigi Traverso con questa motivazione: “Prete dei poveri, sacerdote di frontiera, promotore di iniziative strutturate che hanno precorso i tempi e che sono oggi patrimonio di molti. Sessant’anni di sacerdozio vissuti a contatto con la drammatica realtà sociale del centro storico di Genova, un’esistenza votata alla generosità e all’accoglienza verso il prossimo, alla cura dei poveri che con umiltà e dedizione affrontava ogni giorno per superare i drammi e le difficoltà.”
Mosaico di pace, il mensile promosso da Pax Christi, festeggia i 50 anni di vita sacerdotale missionaria del suo direttore, Alex Zanotelli, e ricorda che fu don Tonino Bello a chiedergli di fare il direttore della rivista, con una lettera inviatagli a Korogocho. Alle sue resistenze, don Tonino rispose: “Tu sei diventato il simbolo della lotta contro le armi, e quindi devi accettare”. Mosaico di pace di luglio ricorda anche la grande figura di monsignor Proano, difensore degli indios in Ecuador; e dedica il dossier, curato da Sergio Paronetto, all’inquietudine creativa di Bergoglio, un papa di nome Francesco.
A papa Francesco è dedicato anche larga parte del fascicolo luglio-agosto di Oreundici, la rivista per la “crescita umana e spirituale nel quotidiano”. Arturo Paoli si interroga, con molta speranza, sulle aperture del papa sul rapporto tra il sacerdozio e la donna. Andrea Tornielli s’interroga sul significato della scelta delle mete per i viaggi del Papa; e si può concludere che Francesco è ben consapevole che “i destini del mondo maturano in periferia” (come diceva Mazzolari e conferma monsignor brigantini, vescovo di Campobasso).
(a.bert.)

 

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