Un silenzio viene rotto, occupato, da una parola qualsiasi. Il nostro è un silenzio, forse più dignitoso ma certo meno efficace e percepito delle troppe parole qualsiasi.
Il vecchio e il nuovo sono categorie che determinano, storicamente e politicamente, un dilemma perenne e, a seconda dei punti di vista e degli interessi, cangiante nelle qualificazioni. Il dilemma proposto dal Prof. Formigoni e qui ripreso dalla Signora Rodano necessita di uno sforzo culturale, tanto necessario quanto auspicabile, per essere compreso e governato. Ma non può rimanere nel campo di un confronto generale, quasi tra nuove meta-ideologie, perché c’è il presente, cioè le persone, oggi, che chiedono risposte. È tutta qui la sua drammaticità. Il dilemma dunque va sì compreso, ma gestito, governato, come un passaggio, un transito, un percorso, attraverso una politica che moderi i valori, gli obiettivi estremi, le dicotomie vecchio-nuovo, orientando il cammino oltre una passiva equidistanza centrista.
Il contributo di un moderno ( attualizzato) cattolicesimo democratico potrebbe essere utile ai problemi dell’oggi. Troveremo ascolto se ricominceremo dai problemi: la qualità di quella scuola e di quell’ospedale, il superamento dei limiti di inquinanti in quella fabbrica, il vivere comune, la cultura e la legalità di quella città, la qualità della democrazia costituzionale di questa nostra Italia,le distorsioni del nostro regionalismo, i criteri di selezione della classe dirigente, il nostro Stato di Diritto, la complessità della politica oltre uno slogan (quanti in questi anni…) o un twit. E via dicendo. Problemi molto, molto specifici, post ideologici, potremmo dire.
La rete è una opportunità in più che si aggiunge a ciò che la Signora Rodano chiama metodo tradizionale, rappresentato ineludibilmente dallo studio e dal confronto comuni, contrastando in questo modo giorno dopo giorno la semplificazione, il leaderismo, la delega e il qualunquismo.
L’obiettivo è quello di parlare veramente di salute,di educazione, di legalità o di inquinamento, cioè delle componenti in cui modernamente si concreta la centralità della persona. La gente ascolterà, dirà la sua, se sapremo andare oltre le parole qualsiasi.