“Sarebbe bello se questo viaggio a Lampedusa di un vescovo venuto dalla fine del mondo riuscisse a far capire al mondo sordo e afono della politica italiana che è finito il tempo in cui il consenso popolare si conquistava lanciando messaggi di rifiuto e di paura…” (Adriano Prosperi, “I poverelli di Francesco”, Repubblica). “Il primo viaggio di Francesco è tra i migranti” (G. Galeazzi, La Stampa). “Il riscatto dell’isola” (F. Geremicca, La Stampa). “Anche lui verrà dal mare” (Marina Corradi, Avvenire).Un po’ riduttivo il corsivo di Accattoli sul Corriere (“I papi nei luoghi della cronaca”). Su La Stampa del 26 un’intervista a George Pell, arcivescovo di Sidney, sui 100 giorni di papa Francesco (“Il Papa non vuole che il Vaticano sia visto come una corte rinascimentale”) e sul sito ucanews.com un commento di fratel William Grimm alle parole del card. Pell sulla riforma della curia (“Anima ebraica, mente greca, corpo romano”). Enrico Peyretti auspica due riforme da papa Francesco (“Corresponsabili nel perseguire due obiettivi”). Una lettera confidenziale del molto laico Roberto Gervaso sul Messaggero: “A Papa Francesco”. M.A. Calabrò, del Corriere: “Dimissioni ai vertici dello Ior”.