Singolare, molto irriverente, e poco attendibile, l’articolo del politologo Ian Baruma sulla prima pagina di Repubblica del 15 ottobre: “La lezione di papa Francesco e la coscienza di Snowden”. Ma cresce un po’ ovunque la critica a papa Bergoglio. Sul Corriere della Sera dell’11 ottobre Marco Garzonio aveva scritto “Quel debito del Papa a Martini, il ‘sogno’ della Chiesa dei poveri”. Replica Sandro Magister sul suo blog: “Martini papa. Il sogno divenuto realtà”; e scrive: “Gesuita, arcivescovo di Milano e cardinale, fu il più autorevole e osannato antagonista dei pontificati di Wojtyla e Ratzinger. I suoi seguaci vedono oggi in Francesco colui che ne raccoglie l’eredità. E la mette in pratica”. Il blog di Magister e Il Foglio di Giuliano Ferrara sono tra i principali fronti di critica a papa Bergoglio. Magister di recente ha pubblicato sul blog un’analisi di Pietro De Marco intitolata “Un messaggio allo stato liquido”. Il Foglio dell’11 ottobre ha pubblicato una serie di articoli critici: F. X. Clooney sj, “Gesuiti americani contro Francesco”; Matteo Matzuzzi, “Ignaziani molto di sinistra”; Mattia Rossi, “Francesco sta fondando una nuova religione opposta al Magistero cattolico”; uniti alla timida e parziale difesa del Papa da parte di Massimo Introvigne (“Capisco il disagio ma nella Chiesa si cammina con il papa o si va verso lo scisma”). Sulla linea di Introvigne è l’articolo di Vittorio Messori: “Le parole di Francesco che turbano i cattolici” (Corsera 8/10). Sandro Magister ha criticato anche l’approccio del papa alla liturgia (“Elemosine e liturgia. Francesco le vuole così”), sintetizzando che il papa “ha spedito il suo elemosiniere a Lampedusa tra i profughi. Ha precipitato nello sconforto gli amanti della tradizione. Il grido d’allarme di un liturgista “ratzingeriano” .
SU MONS. PAROLIN NUOVO SEGRETARIO DI STATO: Alberto Melloni, “Parolin, la voce diplomatica del Papa” (Corsera).
ALTRI ARTICOLI INTERESSANTI SUL PAPA usciti nell’ultima settimana: card. O. Maradiaga, “Così papa Francesco cambierà la Chiesa” (intervista all’Unità, 6/10), e “Riforma della Chiesa, un’opera collegiale” Intervista all’Avvenire). Fausto Bertinotti: “Il mare aperto di Francesco” (Sole 24 Ore, 6/10). Carlo Molari: “La brace viva della teologia della liberazione” (Rocca n. 19). Giuseppe Galasso: “San Francesco simbolo di unità” (Corsera 10/10).
SINODO SULLA FAMIGLIA: Radio Vaticana (8/10) informa: “Il Papa indice il Sinodo sul tema della famiglia”; e intervista dell’Avvenire a mons. Bruno Forte sull’annunciato Sinodo sulla famiglia: “La famiglia nel cuore della Chiesa” (15/10). L’iniziativa della diocesi di Friburgo: “Friburgo, sì alla comunione dei divorziati” (La Stampa) e “L’irritazione del Vaticano: nessuna autorevolezza” (Repubblica). Ezio Mauro: “Papa Francesco Eugenio Scalfari. Dialogo tra chi crede e chi non crede” (Repubblica, per presentare il libro che raccoglie i testi del dialogo tra i due e i commenti).
AlTRI ARTICOLI SU TEMI ECCLESALI: Lorenzo Ornaghi, “Cattolici e politica, nuove idee” (Avvenire 10/10); Domenico Rosati: “Collera e luce, la Siria di Dall’Oglio” (Unità 12/10); Andrea Tornielli: “Cacciati da Radio Maria per aver criticato il Papa” (La Stampa 12/10); Andrea Nicastro: “Non beatificate i preti franchisti” (Corsera).
16 Ottobre 2013 at 16:11
Anche se non condivido ciò che hanno scritto sul Foglio Alessandro Gnocchi e Mario Palmaro in merito alle posizioni di Papa Francesco, credo che chiunque abbia a cuore la libertà di espressione, anche dentro la comunità ecclesiale, debba invitare Radio Maria a tornare sulla decisione del loro licenziamento. Personalmente, per quel che conta, lo faccio con questo post. Più che il licenziamento, sarebbe semmai più utile che la Radio ospitasse una rubrica in cui le opinioni dei due giornalisti si confrontano con quelle di altre figure di parere diverso. Pur comprendendo il disagio e forse l’imbarazzo della Direzione di un’emittente come Radio Maria, ritengo che il pluralismo delle opinioni – se c’è rispetto, spirito di carità, sincera volontà di servire la verità – sia sempre una ricchezza.