Amaro commento di Romano Prodi: “Quell’ipoteca sull’Europa a guida tedesca” (Messaggero). Così pure Adriana Cerretelli, “Quella lezione brutale” (Sole 24 Ore); Lucia Annunziata, “Ora sappiamo chi siamo” (Huffington post). Più taglienti Lucio Caracciolo, “Il protettorato in maschera” (Repubblica); Giulio Sapelli, “L’Europa tradita dai ragionieri” (Messaggero); Virman Cusenza, “Non c’è prezzo per la sovranità espropriata” (Messaggero); Nadia Urbinati, “Se l’Europa diventa un club per forti” (Repubblica). Analisi divergenti: se Paul Krugman dice “Il progetto europeo è morto” (Repubblica), Nouriel Roubinì dice “Scampato pericolo” (intervista a Repubblica), e Vladimiro Zagrebelsky ammonisce “Ma l’Unione è garanzia di pace” (La Stampa). Antonio Polito ritorna sulle “Due idee opposte di Unione” (Corriere della Sera), Giavazzi e Alesina rifanno i conti a modo loro: “Ideologie e numeri” (Corriere della Sera). Per l’economista francese Moisi “Hollande ha avuto coraggio politico” (La Stampa).