Ilvo Diamanti legge nella pancia del Paese e dice “Sta nascendo la Lega a Cinque stelle” (Repubblica). Luigi Ferrarella supporta l’analisi di Diamanti: “Chi può frenare Salvini, ma lascia campo libero” (Corriere della sera). Marco Minniti, intervistato da Repubblica: “Salvini porta il conflitto nello Stato e il paese alla deriva”. Monsignor Bruno Forte: “Dimenticata la dignità delle persone” (Sole 24 ore). Don Gino Rigoldi: “La coerenza dei cattolici con il Vangelo” (Corriere della sera). Gianrico Carofiglio: “Atto politico non è potere totale” (Repubblica). Sergio Fabbrini spiega: “Sovranismo e statalismo: matrimonio inevitabile” (Sole 24 ore). L’intervista di Luigi Di Maio a La Stampa: “Quest’Europa sparirà”. L’intervista di Alberto Bagnai (Lega) a Il Fatto: “Mettere il veto al bilancio UE conviene a tutti”. Mario Monti: “Più lontani dall’Europa senza dirlo” (Corriere della sera). Sylvie Goulard: “Roma rischia l’isolamento” (intervista a La Stampa). Federico Fubini: “Italia isolata se ricatta Bruxelles” (Corriere della sera). Danilo Taino: “La fine dell’Europa” (Corriere della sera – La lettura). Alesina e Giavazzi: “Un paese da mondo antico” (Corriere della sera). L’intervista di Maurizio Martina a La Stampa: “Il governo ha fallito. L’Italia è più debole”. Marco Ruffolo: “Le tre manovre del governo che pesano sui conti di Tria” (Repubblica). Giulio Sapelli attacca Romano Prodi: “La vera storia delle privatizzazioni targate Romano Prodi” (La Verità).
28 Agosto 2018 at 07:36
Mi sento in obbligo di fare due richieste del tutto personali alla affermazione di Salvini “Possono arrestare me ma non la voglia di cambiamento di 60 milioni di italiani”.
La prima: dai 60 milioni di italiani deve togliere sicuramente il sottoscritto perché il cambiamento che io voglio è per progredire sul piano civile, sociale, economico e non per ritornare al passato degli anni del dopo guerra quando al posto degli rifugiati c’erano i meridionali.
La seconda: lui, Salvini, può sicuramente parlare a nome dei 5.691.921 elettori che alla Camera hanno votato Lega che sono il 17,37% dei votanti (33.978.719) e il 12,21% degli aventi diritto al voto (46.605.046). Può parlare, se gli è concesso, anche a nome del M5S, con il quale costituisce la maggioranza di Governo che assieme (16.419.488) rappresentano il 48,32% dei votanti e il 35,23% degli aventi diritto.
In ogni caso e per nessuna ragione è autorizzato e può parlare a nome mio perché non l’ho votato e non condivido nulla di quanto sta facendo.