E’ on line un numero di sbilanciamoci.info dedicato al bilancio di un anno di Renzi al governo (“RenzItaly”). Gli autori confermano il giudizio drasticamente negativo dato già all’inizio del governo Renzi (“Renzismo alla prova”). In questo numero scritti, tra gli altri, di Marco Revelli (“Il populista istituzionale”), di Guglielmo Ragozzino (“Il numero unico e il castello di carte”), di Valentino Parlato (“Matteo l’africano”), e di Carlo Donolo (“Tutti gli inganni del nuovo che avanza”). Revelli afferma che sono confermati “i suoi tratti di continuità con il doroteismo democristiano, con l’aziendalismo mediatico berlusconiano e con l’affabulazione post-socialista e neo-liberista blairiana” e “il carattere sostanzialmente conservatore, se non reazionario, della sua rete sociale di riferimento”. Donolo conclude la sua analisi osservando che non di riforme si tratta, nel governo Renzi, ma di controriforme, e mettendo in rilievo “la distanza che si va allargando tra tradizione riformista – anche quella cristiano-sociale – e l’iperbole del ‘nuovo’”.
8 Marzo 2015 at 15:11
Dato che per il momento la sinistra dura e pura non è riuscita a far fuori Renzi come aveva fatto due volte con Prodi (troppo populista e ademocratico anche lui?), Landini ci spiega che Renzi è peggio di Berlusconi e Revelli ci spiegherà che è peggio di Hitler o di Stalin…Inutile discutere. Piuttosto mi incuriosiscono i “lampi di luce” dalla Grecia e dalla Spagna. I greci hanno tutti i motivi per dire “meno male che Tsipras c’è” e sicuramente farà meglio dei predecessori (considerato che si è preso una bella gatta da pelare) . Ma non mi sembra che parlare di “istituzioni” invece che di Troika sia un gran lampo di luce. E nemmeno il fatto di poter mantenere solo una minima parte delle promesse elettorali. In compenso l’eroe nazionale lo accusa di tradimento….