“Una Chiesa senza le donne è come il collegio apostolico senza Maria. Il ruolo della donna nella chiesa non è solo la maternità, la mamma di famiglia, ma è più forte: è proprio l’icona della vergine, della madonna: quella che aiuta a crescere la Chiesa! Ma pensate che la Madonna è più importante degli Apostoli E’ più importante! La Chiesa è femminile: è chiesa, è sposa e madre”. Così, ricordando le parole di papa Francesco, Felice Scalia apre il fascicolo di Presbyteri (n 9/2015, intitolato “uomini e donne: un’unica chiesa”. Tutto il fascicolo affronta con costruttiva franchezza il tema del ruolo della donna nella Chiesa e, in genere, dell’unità della missione e della varietà dei carismi nella Chiesa. In questo contesto, come sottolinea Paola Bignardi, è utile cercare e costruire ruoli e rapporti, relazioni umane e spirito ecclesiale in forme anche rinnovate; e in tale contesto sarà importante realizzare modi di pensare e di vivere, relazioni umane e religiose nelle quali le donne abbiano un ruolo di gran lunga maggiore, più autentico e pienamente evangelico.
A cinquant’anni dalla chiusura del Concilio Vaticano II Koinonia (dicembre 2015) ospita riflessioni e proposte per un rilancio dello spirito conciliare in fedeltà allo Spirito che volle e guidò quell’evento. Giustamente padre Simoni mette in luce la grande sintonia tra le parole che oggi pronuncia papa Francesco indicando la Chiesa come un “ospedale da campo” per il nostro tempo e l’insistenza giovannea sulla “medicina della misericordia”. Stella Morra, donna e teologa nonché per molti anni dirigente dell’Azione cattolica, ricorda che lo stesso meccanismo di mormorazioni (e pigrizie) che accompagnò il Concilio sembra oggi rivolto da molti che pur si dicono cattolici verso papa Francesco. Perciò, e per tante altre ragioni, è necessario che i credenti consapevoli prendano coraggio e investano energie e speranza per accompagnare e concretizzare il rinnovamento della Chiesa che è necessario non solo per ragioni storiche assai visibili, ma soprattutto per fedeltà al Vangelo.
Con riferimento al 64° congresso nazionale della Fuci, svoltosi a Catania nel 2015 sulle “nuove sfide che stanno di fronte all’umanità”, la rivista degli universitari cattolici Ricerca offre una serie d’interessanti contributi (da Gianfranco Ravasi a Bruno Forte, da Rita Pilotti a Roberto Mancini, a Sara Martini) per sviluppare una riflessione sui germi di novità e sulle speranze che si aprono oggi per pensare e realizzare oggi un umanesimo nuovo, fedele a Dio e all’uomo: vivere un Vangelo che va incontro all’umanità e si confronta con le domande, le proposte, le esperienze di fronte alle sfide della contemporaneità.
Notizie dal Lacor non è propriamente una rivista di cultura, ma certo è un foglio di informazione promosso dalla Fondazione Piero e Lucille Corti per sostenere le proprie iniziative di presenza e aiuto in Africa (in Uganda con l’ospedale di Lacor). Ma oltre alle informazioni sono presenti riflessioni ed esperienze che aiutano a capire i problemi e le strade del dialogo dei credenti con il mondo di oggi. Si veda anche il sito www.fondazionecorti.it.
Adista (Segni nuovi n. 42) ospita un’intervista a Vittorio Bellavite che esprime un severo giudizio circa il convegno ecclesiale svoltosi a Firenze lo scorso novembre, che sarebbe stato un po’ scontato e incapace di suscitare un movimento di rinnovamento ecclesiale. E tuttavia riconosce che “l’intervento del Papa è stato prezioso e speriamo che riesca a essere letto e meditato al di là di queste strutture ecclesiastiche ossificate”.
Oltre ad offrire un’accurata cronaca della 52° sessione ecumenica del SAE Appunti di teologia (giugno-dicembre 2015) offre un ricordo di don Rinaldo Fabris. Specialista in San Paolo, è stato tra l’altro partecipe di mille incontri di studio e di divulgazione biblica, collaboratore del Centro Pattaro. Sullo stesso numero di Appunti di teologia una riflessione sull’importanza di nutrire la propria esperienza religiosa con qualificate letture di libri e riviste. Lo spiega Marco Da Ponte prendendo lo spunto da un articolo di Giacomo Canobbio su La Rivista del clero italiano, dal titolo “Leggere per formarsi”.
(a.bert.)