PRIMI BILANCI DEL 2015. RILANCIO DELLE UNIONI CIVILI. IL SUD. MATTARELLA. L’ITALICUM

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Il bilancio di Matteo Renzi: “Cosa ci portiamo nell’anno nuovo” (Unità). Giovanna Cavalli, sul Corriere della Sera, lo riassume: “Il bilancio di Renzi, le critiche dell’opposizione”. Maria Zegarelli sottolinea: “Renzi lancia l’offensiva sui diritti civili” (Unità). Tommaso Labate sul Corriere annota: “Voto segreto e piazza cattolica: le incognite per l’asse Pd-M5S sulla via del sì alla Cirinnà”. Ancora sull’Unità Adriana Comaschi rilancia: “Unioni civili, al passo con l’Europa”. Mauro Calise, sul Mattino, si esprime a favore del tentativo di Renzi di parlare a tutta la nazione ma individua nell’assenza di una visione forte su chi siamo e chi vorremmo essere, e in particolare nell’assenza “clamorosa” del Sud nell’immaginario renziano, il punto davvero debole della sua linea politica (“Renzi e la sfida del premier presidenziale”). Ma, sempre sul Mattino, Alessandro Barbano, in polemica con precedenti articoli di Galli della Loggia (“Il governo e il Sud che non c’è”) e di Scalfari (“Il Mezzogiorno e il governo che non c’è”), spezza una lancia a favore di Renzi e la politica del governo per il Sud: “Il Mezzogiorno e gli ascari del pregiudizio”. Stefano Ceccanti difende il presidente Mattarella: “Grazia agli agenti Cia, ineccepibile la scelta di Mattarella” (Unità). Angelo Panebianco torna sulla riforma elettorale: “L’Italicum è il minore dei mali” (Corriere della Sera).

 

 

 

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