Domina il pessimismo sull’esito delle elezioni. L’editoriale di Mario Calabresi, direttore di Repubblica, dice che l’Italia è davanti a un bivio, da una parte il ritorno al passato con Berlusconi e Salvini, dall’altra il salto nel buio con Di Maio (“Il falso bivio del Paese”). Sul Corriere della Sera l’editoriale è di Ernesto Galli Della Loggia, il quale scrive che la lontananza degli intellettuali dalla politica è il segnale della crisi italiana, dell’incertezza circa il senso profondo del suo ruolo e del suo futuro (“Il silenzio degli intellettuali sulle sorti del Paese”). Anche Giuseppe De Rita ha parole amare e si augura in un soprassalto della società che invece che gridare ancora “andate a lavorare” esca dall’accecamento e gridi a gran voce “ridateci la casta” (“La mediocrità politica alimenta l’indifferenza”, Corriere della sera). Dal direttore de Il Mattino, Alessandro Barbano, un editoriale che dice “Appello ai delusi: votate per i figli”. Poi c’è il tema di come all’estero guardano all’Italia: Nadia Urbinati, “L’estremismo che fa paura” (Repubblica), Federico Fubini, “Nel racconto dei reporter esteri la ‘debolezza percepita’ d’Italia” (Corriere).