“Grillo ha successo perché non va in Tv. Ma l’aristocrazia del blog ora non basta”: così Umberto Eco intervistato da Repubblica. Barbara Spinelli sembra augurarsi che i Cinquestelle puntino non solo a cambiare l’Italia ma anche l’Europa (“La lunga marcia nelle istituzioni”, Repubblica). Pietro Barcellona, ex dirigente del Pci, filosofo, ritiene invece che “bisogna opporsi a Grillo con tutto ciò che è possibile mobilitare per rompere l’incantesimo in cui si sono lasciati attrarre tanti nostri amici e compagni” (“L’occhio del ciclone”, sul sito centroriformadellostato.org). Anche Luigi Manconi non si fida, con argomenti simili a quelli di Paola Gaiotti su c3dem (“Chi crede nella meglio politica”, l’Unità). Il Foglio provoca (“Il premier stellare”). Roberta De Monticelli è grata che ci siano i grillini in parlamento, e anche i giovani del Pd, ma chiede che grillo ora si faccia da parte (“Beato il paese senza capi-partito”, Il Fatto quotidiano). Stefano Folli ragiona: “Se sarà un governo del presidente occore un governo che lo garantisca” (Sole 24Ore).