La Chiesa è storicamente davanti ad un bivio decisivo: ostruire (il soffio dello Spirito) o costruire (guidata dallo Spirito); continuare con dinamiche ormai obsolete e adagiarsi nel torpore di un’età di decadenza comatosa o avviare, con coraggio ed entusiasmo, una svolta radicale e aprire a una “forma” nuova di cattolicesimo. Vi è oggi un problema generale che non è solo di una parte dei fedeli: si tratta di considerare qual è il “blocco” o i “blocchi”, che fanno resistenza allo Spirito e intristiscono l’ambiente ecclesiale. Tutti ostacoli che vanno superati con scelte chiare ed efficaci, ma non dettate da ingegneria canonico-ecclesiastica, né decise a colpi di maggioranza, come in un braccio di ferro politico. Queste pagine offrono riflessioni per compiere scelte ormai ineludibili e, anzi, già in forte ritardo.
Da anni la Chiesa di Roma affronta non solo le sfide poste dalla modernità, ma anche numerose difficoltà interne, causate da scandali come quello degli abusi sessuali, dalla costante perdita di fedeli, e da visioni interne sul futuro divise, che hanno reso il pontificato di Francesco spesso arduo e contrastato.
Fulvio De Giorgi nel libro Riformare la Chiesa edito da Scholé – Morcelliana, analizza i maggiori problemi proponendo possibili idee e soluzioni, anche in considerazione del cammino sinodale in atto.
È un bivio decisivo quello che la Chiesa oggi si trova ad affrontare, per comprendere il quale l’autore si richiama a pastori contemporanei, Paolo VI, don Milani, Carlo Martini e papa Francesco, che nella loro azione hanno disegnato tracce di futuro. E dove la secolarizzazione è occasione di rinascita, poiché la Chiesa è sempre “reformanda”.
“Riformare la Chiesa”, di Fulvio De Giorgi (ed. Scholé – Morcelliana)